Marcia indietro del gruppo Iren sui contratti integrativi aziendali. Non saranno più stracciati a partire dal 9 gennaio prossimo – così come previsto per la parte riguardante gli orari, mentre per la parte economica la disdetta era stata prorogata al 2018 – a patto che ci sia la volontà da parte dei sindacati di giungere in tempi ad una armonizzazione dei trattamenti. In seguito alle varie acquisizioni da parte di Iren Spa, infatti, attualmente nel gruppo sono attivi circa 200 integrativi aziendali che generano disparità fra gli oltre 6.000 dipendenti sparsi tra Emilia Romagna, Piemonte e Liguria.
A rendere nota la disponibilità di Iren al passo indietro, dopo le vibrate proteste dei lavoratori, è stato il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi – coordinatore del patto di sindacato pubblico che governa il gruppo Iren – incontrando una delegazione di lavoratori e sindacati che hanno protestato martedì davanti al Municipio in piazza Prampolini. Vecchi ha riconosciuto i diritti dei lavoratori, ma anche quello del Gruppo di armonizzare lo status contrattuale al proprio interno, ricordando pure che lo strappo di Iren Spa è arrivato il 30 dicembre scorso dopo circa un anno di vane discussioni. Il passo indietro ci sarà, insomma, se c’è adesso la disponibilità dei sindacati ad arrivare in tempi brevi alla soluzione del problema.
Auspico fortemente che anche gli altri candidati alle primarie per Parma prendano una chiara e inequivocabile posizione in favore dei lavoratori dell’Iren, senza alcuna ambiguità. Perché è giunto il momento che le forze del campo progressista sappiano da che parte stare: nel conflitto tra capitale e lavoro è doveroso impegnarsi sempre al fianco dei lavoratori.
Perché se vogliamo rilanciare il nostro territorio bisogna ripartire proprio dal lavoro. Lavoro stabile, sicuro, equamente retribuito: Parma può e deve diventare emblema del diritto universale a un lavoro di qualità, dignitoso, libero dalla precarietà e dal ricatto.
Francesco Samuele
Candidato di Sinistra x Parma
alle Primarie del Pd