Duplice omicidio di San Prospero, decine di interrogatori: indagini a una svolta...

Duplice omicidio di San Prospero, decine di interrogatori: indagini a una svolta decisiva

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Mancherebbe la classica “pistola fumante”, ma non gli indizi convergenti. E su questi si sarebbero concentrati gli investigatori della Squadra Mobile diretta da Cosimo Romano, che dal 27 dicembre scorso stanno indagando senza sosta sul duplice omicidio dell’Angelica Vip Club, a San Prospero. Nel pomeriggio di lunedì ci sarebbe stato un summit in Procura con il pm Emanuela Podda, per fare il punto sul materiale raccolto. Per tutta la giornata e anche la notte scorsa, inoltre, si sono susseguiti gli interrogatori negli uffici della Questura, in borgo della Posta.

Gli investigatori avrebbero ascoltato diversi parenti ed amici delle due vittime – Luca Manici, in arte Kelly, 47 anni, e Gabriela Andrea Altamirano, 45, uccisi a coltellate nel casolare a luci rosse nelle prime ore della giornata di Santo Stefano – ma anche alcuni clienti che frequentavano l’Angelica Vip Club. Sotto torchio a lungo nella mattinata di lunedì, in particolare, una persona che potrebbe aver rivelato particolari importanti per dare una svolta all’indagine.

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Dagli inquirenti non trapela alcun particolare, ma sembra che la soluzione del giallo possa essere vicina. Il cerchio si starebbe chiudendo attorno al presunto assassino, che ha agito con particolare rabbia e violenza sui corpi delle due vittime. In particolare Gabriela – origini argentine, da 20 anni a Salsomaggiore, due figli avuti da un precedente matrimonio finito da tempo – è stata colpita con diversi fendenti e poi finita con un laccio stretto attorno al collo. Non certo l’opera di un freddo rapinatore di passaggio. La Kelly, invece, ha trovato la morte sotto il portico esterno del casolare di via Angelica, a una certa distanza dalla camera in cui è stata ritrovata Gabriela. E’ molto probabile quindi che se ad agire – come sembra – è stata una sola persona, questa ha dovuto colpire di sorpresa per evitare che l’altra vittima designata potesse accorgersi di quanto stava accadendo.

Ma chi poteva entrare in quel casolare probabilmente all’alba di quel 26 dicembre? Oppure l’assassino era già dentro da prima? In ogni caso appare assolutamente certo che il colpevole di questa mattanza non solo era conosciuto dalle due vittime, ma a sua volta aveva anche una buona conoscenza della casa. Tutti elementi, insieme a molti altri di cui chiaramente non è dato sapere, al vaglio degli uomini della Mobile.

Ma già nelle prossime ore potrebbero esserci importanti novità sul fronte delle indagini. I primi sospetti si sono concentrati sull’ex compagno della donna argentina, il catanese Samuele Turco, titolare di un ristorante a Cassio di Terenzo, il primo a scoprire i cadaveri e a lanciare l’allarme alla Polizia (le dichiarazioni). I due si erano lasciati nel novembre scorso, dopo la diffusione attraverso un social di alcune foto intime di Gabriela. Da quel momento ci sarebbero stati diversi tentativi di ricucire il rapporto, tutti finiti male per la ferma volontà della 45enne. Pare che in qualche caso la Altamirano abbia addirittura chiamato i carabinieri per chiedere l’allontanamento dell’uomo. Samuele, intanto, è ricoverato nel reparto Diagnosi e cura del Maggiore in seguito al malore accusato giovedì scorso, quando sarebbe dovuto comparire di nuovo davanti agli agenti della Mobile per essere interrogato nuovamente (il ricovero).

L’altro sospettato, di cui si conosce davvero molto poco, sarebbe un 20enne di Sant’Ilario d’Enza che, secondo alcune indiscrezioni, da tempo si era legato molto alla Kelly ed aveva libero accesso al casolare. Ovviamente la rosa dei sospetti, in seguito alle indagini e agli interrogatori, potrebbe essersi nel frattempo ampliata. Il conto alla rovescia per la chiusura del caso, comunque, sembra sia già iniziato.

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