La pagella del Sole 24 Ore boccia l’Università di Parma, ultima in Emilia Romagna e al 39° posto a livello nazionale su un totale di 61. Non solo, rispetto al 2015 fa anche due passi indietro. La classifica tiene conto essenzialmente della qualità della didattica, del successo occupazionale dei laureati, dei collegamenti internazionali con altri istituti formativi e della capacità di fare ricerca e quindi di attrarre finanziamenti. Le classifiche lasciano sempre il tempo che trovano – lo dimostrano ampiamente le posizioni di altre università italiane – ma qualcosa va comunque tenuta in considerazione per migliorare l’offerta.
Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, stella polare si conferma Bologna che mantiene saldo il suo terzo posto, seguita da Ferrara al 14° così come lo scorso anno. Subito dietro, al 15° posto, si piazza l’Università di Modena e Reggio Emilia, che rispetto al 2015 guadagna in un sol colpo ben 6 posizioni.
La migliori università italiane sono sempre quelle del Nord, con Verona e Trento che si confermano al primo e al secondo posto. Quindi, a completare la top ten, dopo Bologna ci sono Politecnico di Milano, Milano Bicocca, Padova, Politecnico di Torino, Siena, “Ca Foscari” di Venezia e Piemonte Orientale. Tra le private, invece, la Luiss scavalca in testa la Bocconi, terza è invece quella del San Raffaele di Milano.