Si è spento l’avvocato-poeta Gian Carlo Artoni. Mercoledì l’ultimo saluto

Si è spento l’avvocato-poeta Gian Carlo Artoni. Mercoledì l’ultimo saluto

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imageSi è spento serenamente nella notte l’avvocato Gian Carlo Artoni, 93 anni, notissimo anche per la sua attività di poeta. Un lutto che coinvolge tutta la città, che Artoni aveva amato e servito. Anche come consigliere comunale e capogruppo del Partito Liberale. Tanto che nel 2000, il Comune di Parma gli ha conferito la medaglia d’oro del Premio Sant’Ilario per aver “contribuito a rendere migliore la vita dei singoli e della comunità e ad elevare il prestigio della città“. Artoni è stato anche presidente dell’Enpa, oltre che cofondatore della rivista Palatina e del Raccoglitore.

I funerali si terranno mercoledì 4 gennaio alle 13.30 nella chiesa di San Bartolomeo, in via Carducci.

Nato a Parma il 15 aprile 1923, si è laureato il giurisprudenza per seguire le orme del padre e dal 1973 al 1989 è stato anche presidente dell’Ordine provinciale degli Avvocati. Ma la sua poesia – indubbiamente influenzata da quella di Attilio Bertolucci – gli ha fatto varcare anche i confini dell’amata Parma, tanto da essere inserito di diritto, negli anni ’60, in quella che Pier Paolo Pasolini chiamava “Officina parmigiana”. La sua prima raccolta risale al 1949, quando a soli 24 anni pubblica “Poesie” con l’editore Guanda. L’ultima sua fatica è del 2016, edita da Diabasis, “La luna bianca”, una corposa raccolta di ben 263 composizioni.

Al 1956 risale “La villa e altre poesie”, edito da Mantovani, nel 1963 è uscito “Lo stesso dolore” per la Mondadori, titolo ripreso poi nel 2014 per una raccolta di poesie di Artoni, curato da Paolo Briganti ed edito da Diabasis. Dallo stesso editore nel 2015 è poi uscito “Il serpente piumato. Diario di un nuovo anno”.

 

 

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