Zebre Rugby vs Edinburgh 19-24 (p.t. 7-13)
Marcatori: 14‘ cp Weir (0-3); 26‘ m Boni tr Canna (7-3); 31‘ cp Weir (7-6); 39‘ m Dean tr Weir (7-13); s.t. 15‘ m Helu (7-18); 22‘ m Canna (12-18); 26‘ cp Weir (12-21); 35‘ cp Weir (12-24); 40‘ m Van Schalkwyk tr Canna (19-24);
Zebre Rugby: Padovani, Baker (26’ s.t. Bellini), Boni, Afamasaga, Venditti, Canna, Violi (32’ s.t. Palazzani); Van Schalkwyk, Meyer, Minnie (6’ Ruzza, 14’ Minnie, 19’ s.t. Ruzza), Biagi (cap), Geldenhuys (9’ s.t. Furno), Chistolini (9’ s.t. Ceccarelli), D’Apice (17’ s.t. Festuccia), Lovotti (32’ s.t. Roan) (Non entato: Pratichetti). All. Guidi
Edinburgh: Kinghorn (37’ s.t. Bryce G.), Hoyland, Dean, Rasolea, Helu, Weir (37’ s.t. Tovey), Kennedy (26’ s.t. Fowles); Du Preez (24’ s.t. Mata), Ritchie, Bradbury, Toolis, McKenzie (30’ s.t. Carmichael), Berghan (34’ s.t. McCallum), Ford (cap) (17’ s.t. Cochrane), Dell (26’ s.t. Cosgrove) All. Hodge
Arbitro: Gary Conway (Irish Rugby Football Union)
Assistenti: Matteo Liperini e Filippo Bertelli (Federazione Italiana Rugby)
TMO: Leo Colgan (Irish Rugby Football Union)
Calciatori: Canna (Zebre Rugby) 2/3, Weir (Edinburgh) 5/6
Cartellini: al 39° s.t. giallo a Fowles (Edinburgh)
Punti in classifica: Zebre Rugby 1, Edinburgh 4
Man of the match: Kinghorn (Edinburgh)
Due mete regalate a cavallo del riposo, touche gettate al vento, errori a tratti marchiani e troppi palloni persi al piede. Così la gara che le Zebre Rugby dovevano vincere – la prima al Lanfranchi in questa stagione – si è tramutata in una cocente sconfitta per 19-24 che solo grazie a una reazione decisa dei ragazzi in campo è valsa almeno il punto di bonus. Tre le mete segnate, una in più degli avversari. Ma non è bastato. Edimburgh porta a casa quattro punti, vendica la sconfitta patita all’andata al cospetto del XV del Nord Ovest (14-19), ma di sicuro non ha fatto nulla per impressionare. Gli scozzesi hanno approfittato soltanto degli errori dei padroni di casa, mettendo a frutto anche i lunghi possessi palla che hanno fruttato loro qualche piazzato. Per loro è la prima vittoria fuori casa in questa stagione.
Una sconfitta che brucia molto in casa Zebre, anzi ancor di più dopo quella nel derby a Treviso. Una sconfitta che fa saltare i nervi e mostra come non solo manca la serenità nell’ambiente, ma anche che c’è più di qualcosa che non funziona all’interno. Emblematiche le dichiarazioni di Giambattista “Giamba” Venditti a fine gara in sala stampa. Dove invece non è arrivato l’head coach Gianluca Guidi, probabilmente troppo arrabbiato per il risultato. In certi casi sarebbe necessario l’intervento della società per ricompattare e risollevare l’ambiente, ma anche qui il tasto appare dolente.
La formazione scelta da Guidi per questa partita è una delle migliori possibili per queste Zebre, anche se qualcuno forse è apparso al di sotto delle aspettative. Recuperato il neozelandese Baker, esordio in Pro12 per il samoano Afamasaga. Buona la partita di Carlo Canna, probabilmente il migliore dei suoi, di capitan George Biagi, del tallonatore Tommaso D’Apice e dell’ala Venditti, che se servito adeguatamente avrebbe anche avuto qualche opportunità di lanciarsi in meta.
L’inizio della gara ha visto un predominio degli ospiti, arrivati a Parma con il preciso di intento di risollevare le loro sorti in questa stagione, che si sono installati stabilmente nella metà campo bianconera. Senza però impensierire mai i padroni di casa. Solo un piazzato che al 14′ gli ospiti preferiscono capitalizzare subito andando per i pali. La prima vera azione portata avanti con grande impeto da un Canna in giornata è arrivata al 25′, finalizzata da Boni. Ma le Zebre vanno un po’ a corrente alternata, così al 39′ arriva l’errore in difesa che probabilmente segna la gara: un pallone perso malamente manda in meta Dean. E gli ospiti possono andare al riposo in vantaggio, non poca cosa in una gara così delicata per entrambe le franchigie.
Nella ripresa il XV bianconero sembra accusare un calo, ma non mancano le occasioni. Splendida l’azione corale alla mano con un prolungato possesso nei 22 avversari che ha portato alla meta di Canna al 61′. Così come l’ultima, quella di Van Schalkwyk, che all’ultimo respiro ha portato almeno il bonus.
Passando alla cronaca, dopo i primi 10 minuti di studio con il gioco al piede a dominare la scena sono gli scozzesi a portarsi avanti col piede di Weir a sfruttare un fallo ricevuto sul punto d’incontro. Territorio e possesso sorridono sempre agli ospiti bravi a rubare due rimesse ma molto imprecisi nella trasmissione dell’ovale con diversi in avanti commessi. Nella prima azione alla mano nei 22 le Zebre colpiscono trovando la meta con Boni che rompe un placcaggio al largo portando avanti per la prima volta il XV del Nord-Ovest al 26°. L’indisciplina italiana in ruck da a Weir la possibilità di riportare sotto Edinburgh alla mezz’ora dalla piazzola. Il finale di tempo è tutto a tinte bianconere con le Zebre che alzano il ritmo con alcune buone cariche di Venditti. Biagi e compagni non sono efficaci nella rimessa laterale a sfruttare i quattro falli ricevuti nel primo tempo chiudono la prima frazione sotto 13-7 a causa della meta di Dean che raccoglie un pallone perso in avanti da D’Apice sulla metà campo, involandosi in meta.
Ad inizio ripresa l’attacco di Edinburgh è sanzionato due volte dall’arbitro irlandese ma le Zebre non riescono a sfruttare l’avanzamento della propria maul. Gli ospiti vanno oltre il break al 55° grazie alla meta di Helu che raccoglie un grubber di Kinghorn bravo a superare la linea italiana sui 22. Le Zebre si riportano sotto il break grazie alla meta di Canna che trova il varco nella difesa ospite dopo una lunga percussione bianconera prima che Edinburgh aggiunga tre punti al tabellino sfruttando un fallo sul punto d’incontro da 40 metri. Dopo un fallo contro l’attacco scozzese è ancora la rimessa il tallone d’Achille dei padroni di casa: touche rubata e Zebre che si ritrovano a difendere nei propri 22 concedendo altri tre punti a Weir. Le Zebre trovano la seconda meta nell’ultima azione della gara con Canna bravo a recuperare un proprio chip dai 22 servendo poi Bellini. Boni è fermato fallosamente da Fowles con le Zebre che decidono di giocare una la rimessa ai 5 metri che porta in meta Van Schalkwyk. Non c’è più tempo sul cronometro per cui la vittoria sorride ad Edimburgo mentre le Zebre raccolgono il quinto punto di bonus difensivo stagionale rimandando la prima vittoria interna stagionale all’anno 2017.
SALA STAMPA
Il primo a metterci la faccia dopo questa cocente sconfitta è il capitano George Biagi. Amareggiato per il risultato e per i troppi errori, da buon capitano cerca di parare i colpi e di scuotere l’ambiente nel giorno in cui l’head coach Gianluca Guidi preferisce chiudersi nel silenzio stampa.
”Queste ultime due gare a Treviso ed oggi dovevano rappresentare una parte importante della nostra stagione; due gare dove dovevano arrivare più punti, in particolare oggi per avere la fiducia necessaria per affrontare l’ultima fase di Champions Cup che ci aspetta a Gennaio. Sono molto deluso dalla nostra prestazione, una gara dove dovevamo portare a casa il risultato. Stiamo attraversando un momento difficile ma continuando a lavorare duro gara dopo gara potremo uscire da questa situazione. Edimburgo ha giocato meglio, giocando in modo efficace al piede mettendoci pressione: era quello che invece avremmo dovuto fare noi. Il primo tempo è stato migliore per noi, siamo stati sempre pericolosi nei loro 22, ma ci siamo arrivati troppe poche volte. Sapevamo che Edinburgh avrebbe usato i drive ed un ping-pong al piede, abbiamo mosso troppo poco la palla segnando due mete quando l’abbiamo fatto. Rientrare all’intervallo sotto per la meta nel finale non ci ha certamente aiutato. I nostri avversari non hanno costruito molto sfruttando un errore sulla prima meta e trovando la seconda superandoci con una giocata al piede, ci hanno. Noi anche oggi abbiamo fatto molti errori gestendo male alcuni passaggi della gara. Credo che ora non possiamo nasconderci affrontando la realtà: prima di tutto dobbiamo noi giocatori fare un’analisi al nostro interno per capire cosa voler ottenere in questa stagione”.
Altrettanto amareggiato Giambattista Venditti, stuzzicato dai giornalisti in particolare su cosa sta accadendo dietro le quinte di queste Zebre Rugby, protagoniste di una vera e propria involuzione rispetto ad inizio stagione.
“I palloni per le ali non sono mai abbastanza, tutti vogliono il pallone in mano e soprattutto noi ali perché ci piace correre, attaccare gli spazi e poi perché in questa squadra siamo i meno serviti. A volte dobbiamo fare il doppio lavoro per andare a cercare in campo, uscendo dalla nostra posizione e dagli schemi, per andare a recuperare palloni. In settimana lavoriamo abbastanza bene, purtroppo ci sono dei malumori che chi è nel mondo del rugby conosce. Noi giocatori il nostro cerchiamo di farlo sempre, poi il sabato siamo quelli che ci mettiamo la faccia, ci prendiamo le critiche però in settimana siamo sereni perché lavoriamo sempre duro. Magari siamo un po’ isolati nel lavoro… Nel senso che non siamo quasi mai messi nelle condizioni di poter lavorare bene. In quello spogliatoio c’è un bel gruppo di uomini, i giocatori possono accettare tutte le critiche del mondo ma suiamo sereni perché ci mettiamo sempre il massimo dell’impegno. Oggi abbiamo fatto troppi errori e non possiamo pensare di vincere se sbagliamo le touche, i calci, gli in avanti troppo facili. L’inizio partita è stato un po’ di marca loro, hatto attaccato e ci hanno messo un po’ in difficoltà. Dopo tutto quello che hanno fatto, sinceramente, lo hanno basato sui nostri errori. Ci sono tante difficoltà che tutti conoscono, dai pochi tifosi alla società che vorremmo sentire più vicina, le solite frizioni che ci sono in tutti i gruppi sportivi. Siamo 40 giocatori e fra di noi ci possono essere delle cose da sistemare, con lo staff e la dirigenza la stessa cosa. Rispetto ad inizio stagione stiamo caklciando di più, a volte non con la qualità adatta sia del calcio sia della salita difensiva, quindi regaliamo possessi facili senza mettere pressione agli avversari nel loro campo. Abbiamo un piano di gioco che per ora non sta funzionando bene, ma credo che se eseguito bene in tutte le fasi può essere quello giusto. Meno si gioca nella nostra metà campo e meglio è”.
Le Zebre si ritroveranno alla Cittadella del Rugby di Parma lunedì 2 gennaio per preparare la gara di venerdì 6 alla RDS Arena di Dublino contro il Leinster nel tredicesimo turno del Guinness PRO12.