All’Azienda ospedaliera di Parma il primo “Spy” d’Italia. Dono di un benefattore

All’Azienda ospedaliera di Parma il primo “Spy” d’Italia. Dono di un benefattore

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Precisione e rapidità associate a elevata qualità dell’immagine: queste le caratteristiche di “Spy”, dispositivo diagnostico che permette di visualizzare la circolazione all’interno di vasi linfatici e sanguigni con elevato livello di definizione. Il dispositivo è stato donato all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, prima struttura in Italia, da un benefattore che lo mette a disposizione della Chirurgia plastica e Centro ustioni e della Chirurgia vascolare, dirette rispettivamente da Edoardo Caleffi e Antonio Freyrie.

L’apparecchiatura servirà, oltre al comparto operatorio chirurgico, anche l’ambulatorio del Piede diabetico, sotto la responsabilità di Maria Grazia Magotti, medico della Medicina interna a indirizzo angiologico e coagulativo, diretta da Roberto Quintavalla.

La tecnica dell’imaging in fluorescenza mette a fuoco in tempo reale il livello di perfusione dei tessuti in ogni distretto del corpo, permettendo un uso diretto e versatile in sala operatoria o in sala angiografica. Il beneficio per la pianificazione della procedura è immediato e il decorso pre e post operatorio è valutato in modo preciso e affidabile, consentendo la prevenzione delle possibili complicanze.

Le qualità dell’apparecchiatura sono state ribadite anche dal primo parmigiano che ha direttamente testato le qualità del macchinario. “Grazie a questa apparecchiatura e ai medici dell’Ospedale posso ancora camminare sulle mie gambe”, ha detto un paziente della Chirurgia plastica, recentemente operato dopo un grave incidente in moto.

“La strumentazione diagnostica – spiega Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – migliora ulteriormente la qualità delle prestazioni in più aree chirurgiche e internistiche, coinvolgendo tanti professionisti e tante specialità. È questo il vero valore aggiunto di una donazione che contribuisce a fare gioco di squadra tra i medici e i reparti”.

Un sincero ringraziamento al generoso benefattore, oltre che dal direttore generale dell’Ospedale di Parma, è stato espresso da tutti i medici, dal direttore sanitario, Antonio Balestrino e da quello amministrativo Paola Bodrandi. Ringraziamenti ribaditi dal presidente dell’Unione Parmense degli Industriali, Cesare Azzali. “Oggi – spiega Azzali – rappresento un nostro associato che ha voluto mettere a disposizione di tutta la città uno strumento preziosissimo per i professionisti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Un modo utile – conclude – per trasferire sulla comunità ciò che la comunità stessa produce”.

Nella chirurgica plastica e centro ustioni, la diagnostica consentirà di valutare la perfusione dei lembi cutanei e, in caso di ustione, la profondità del trauma, migliorando la prospettiva diagnostica e terapeutica. In caso di malattia del piede diabetico, il nuovo strumento aiuterà a definire se è possibile una procedura di conservazione o meno e, in quest’ultimo caso, con quale livello di amputazione.

Nella chirurgia vascolare in generale e nell’ambito delle malattie angiologiche, Spy permetterà una valutazione precisa delle rivascolarizzazioni chirurgiche praticate e delle terapie farmacologiche con vasodilatatori in caso di ischemie critiche agli arti inferiori, anche per quanto concerne i casi di aterosclerosi.

La precisione delle informazioni durante la fase operatoria è determinata dalla mappatura dei contorni dei tessuti, dal livello di perfusione dei vasi, generando anche dati numerici a garanzia di obiettività. La sicurezza nell’utilizzo deriva dalla maneggiabilità dello strumento, dalla totale assenza di radiazioni e dalla possibilità di analizzare e archiviare immagini ad alta definizione.

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