L’euforia del derby con la Reggiana non distoglie più di tanto il Parma Calcio 1913, con mister Roberto D’Aversa che continua a caricare i suoi in vista di un altyro derby importante, quello con il Modena, che venerdì sarà ospite al Tardini. Lavoro intenso per tutti, ma nel gruppo c’è chi se la gode un po’ di più: Lorenzo Saporetti, vera e propria saracinesca nella sfida al Mapei Stadium.
“Lunedì sera è stata una gran bella emozione, soprattutto grazie ai tifosi venuti al nostro seguito. E’ stata una serata molto bella anche per la cornice che si è creata. E ora resta l’emozione della vittoria e dei festeggiamenti. Quella sera, per l’adrenalina in corpo, quasi tutti abbiamo fatto fatica a dormire dopo la gara. Adesso arriva un altro derby: noi sappiamo che ogni partita fa storia a sé: paradossalmente quella con la Reggiana era la partita più facile della stagione per quanto riguarda l’atteggiamento: sapevamo che non potevamo assolutamente sbagliare”, ha detto Saporetti.
Aggiungendo poi che “venerdì, dopo una partita del genere, sarà sicuramente più complicato: ma se manterremo l’atteggiamento di lunedì credo che potremo farla nostra. Quella vittoria è stata un riscatto per tutti noi: abbiamo strappato tre punti importanti. Io, ad inizio stagione, ho un po’ faticato a trovare spazio. L’altro giorno eravamo in una situazione un po’ di emergenza dietro, perché io e Maikol Benassi abbiamo recuperato verso la fine, mentre Ale Lucarelli non era stato benissimo in settimana, avendo avuto un po’ di febbre, però penso che abbiamo risposto tutti alla grande. Durante la gara, poi, ho avuto un piccolo problema passeggero: avevo fatto uno stacco di testa e, atterrando, ho messo male la gamba accusando un crampo incredibile al polpaccio sinistro, ma niente di che… Io migliore in campo? Credo che il migliore in campo – sottolinea Saporetti con grande professionalità – sia stata la squadra, perché abbiamo lavorato veramente tutti insieme, compatti e uniti verso l’unico obiettivo, che era quello di espugnare Reggio Emilia. Il momento che più mi porto dentro sono i festeggiamenti finali davanti alla Curva. Io non credo che ci capiterà come col Teramo: tutti noi impariamo dai nostri errori, per cui ribadisco che se scenderemo in campo con lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto a Reggio non ci saranno problemi. Personalmente ho notato che ora siamo molto più gruppo in campo: tutti si aiutano l’un l’altro senza badare a vecchi o giovani. Non c’è distinzione. Quando c’è stato il cambio dell’area tecnica ho provato dispiacere dal punto di vista umano, ma noi siamo giocatori e ci dobbiamo adattare a qualsiasi tipo di situazione”.