Rapina alla villa Ferrari di Martorano: condannati ex maggiordomo e due moldavi

Rapina alla villa Ferrari di Martorano: condannati ex maggiordomo e due moldavi

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E’ un classico nei gialli: il colpevole è sempre il maggiordomo. Ma per il faccendiere parmigiano Aldo Pietro Ferrari quanto accaduto nell’estate dello scorso anno nella sua villa di Martorano, non è stata la trama di un film, né l’incubo notturno di chi ha letto un coinvolgente romanzo noir. La rapina c’è stata davvero e i ladri – due in tutto – sapevano bene dove mettere le mani. Particolare non secondario per la Squadra mobile che ad aprile scorso ha chiuso il cerchio attorno all’ex maggiordomo della villa, il reggiano Luigi Manici, 65 anni, 30 dei quali passati come tuttofare in casa Ferrari, e a due giovani moldavi ingaggiati per l’occasione Cipirian Costantin Cruceru e Artur Clisevici, 30 anni.

L’impianto accusatorio costruito attorno a loro dagli uomini della Mobile ha retto anche in tribunale, dove il 65enne è stato condannato oggi con rito abbreviato dal gup Paola Artusi a 2 anni e 8 mesi di reclusione quale basista della rapina, mentre i due moldavi hanno patteggiato 3 anni e 2 mesi e mille euro di multa quasi esecutori materiali del colpo. L’ex maggiordomo, che nel luglio dello scorso anno, subito dopo la rapina, si era trasferito dalla compagna, in Moldavia, dovrà anche risarcire i danni, intanto con una provvisionale di 5.000 euro mentre il resto si deciderà in sede civile.

Ingente il bottino portato via in quella occasione dai due rapinatori che, dopo aver picchiato e legato al letto Ferrari, 71 anni e qualche problema di salute, hanno rubato diversi pezzi in oro per decine di migliaia di euro. Nell’abitazione del maggiordomo, a Ramiseto, sono state poi rinvenute numerose monete da collezione che Manici avrebbe sottratto a Ferrari prima della rapina.

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