Ghiretti: “Bilancio del Comune di Parma da riscrivere completamente”

Ghiretti: “Bilancio del Comune di Parma da riscrivere completamente”

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Nel consiglio comunale di Parma si serrano i ranghi per dare il via libera definitivo al bilancio di previsione 2017 – l’ultimo di questa amministrazione Pizzarotti – ma dall’opposizione arrivano strali contro le scelte operate. Da chi contesta la vendita di azioni delle Fiere di Parma e di Iren per coprire gli investimenti in programma a chi invece protesta per l’avanzo di amministrazione stimato in 48 milioni di euro complessivi, sottratti a possibili interventi utili alla città. Tutti d’accordo, invece, sulla necessità di abbassare le tasse ai parmigiani, ormai ai massimi dai tempi della gestione del commissario Mario Ciclosi (2012).

Temi che si ritrovano anche nella posizione espressa da Roberto Ghiretti (Parma Unita), che in una nota esprime la sua contrarietà a questo bilancio, auspicando che il prossimo sindaco – lui ha sposato la causa di Paolo Scarpa, candidato alle primarie aperte del Pd – lo riscriva completamente.

Ecco l’intervento di Ghiretti:

La fotografia di Parma in questo momento è rappresentata da due notizie distinte. Da una parte l’ennesima classifica sulla qualità della vita, quella del Sole 24 Ore, che ci colloca al 22° posto sostanzialmente per lo stesso motivo per cui quella di Italia Oggi ci collocava al 6°: il degrado, l’incidenza dei crimini, la fine di quel benessere diffuso che un tempo era il vero vanto di questa nostra città. Dall’altra un Sindaco sempre più sorridente che annuncia nell’anno delle elezioni i soldi ci sono, la crisi è passata e mette in cantiere un numero straordinario di interventi più o meno utili.

Tra questi due poli credo si riesca a intravvedere una verità che, per dirla semplicemente, consiste in un dato reale: le persone nel 2016 fanno sempre più fatica ad arrivare alla fine del mese e sono sempre più scoraggiate dal vivere in una città lasciata sola, poco curata, per nulla amministrata.

In questi giorni in consiglio comunale si procederà alla discussione e all’approvazione del bilancio di previsione 2017, un documento che potrebbe essere un primo passo per un vero rilancio di Parma ma che purtroppo soccombe alle esigenze di un’amministrazione che tra mille tentennamenti si appresta a richiedere fiducia ai parmigiani. Un bilancio che lima al ribasso tutti gli stanziamenti chiave necessari a garantire una tenuta sociale della città: dall’istruzione alle politiche sociali, dalla tutela della salute ai soggetti a rischio di esclusione, dal commercio al diritto alla casa.

Per non parlare degli avanzi di gestione che ci dicono che in questi anni è stato fatto meno di quanto promesso, che comunque era troppo poco. Un esempio su tutti alla voce “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia” scopriamo un avanzo di gestione di venti milioni di euro. Venti milioni di euro di progetti non sviluppati, di interventi non programmati. Una cosa a dir poco immorale. Alla voce “Qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento” scopriamo di avere un “malloppetto” di 1,9 milioni di euro dal bilancio precedente. Perché tenere questi fondi immobilizzati? Non esiste un’emergenza qualità dell’aria per la quale valeva forse la pena mettere in campo qualche progetto credibile?

Questa città ha bisogno di un sindaco e di una politica che la amino davvero; che sappiano anteporre al bene comune qualsiasi altra considerazione di ordine personale. Abbiamo bisogno di competenza, passione, capacità amministrativa, voglia di cambiare per il meglio le cose. Purtroppo il film andato in onda in questi cinque anni è di tutt’altra pasta. Tanto apparire dietro cui su nasconde nessuna sostanza; messaggi su Facebook inneggianti a un mondo che non esiste, manifestazioni pubbliche di richiamo ad un orgoglio parmigiano di facciata, sostegno di una Parma da cartolina nella quale oggi solo chi non viva concretamente questa città potrebbe riconoscersi. E un bilancio che sintetizza tutto questo presentandosi come ricco e pieno di iniziative ma che alla prova dei fatti non fa altro che tagliare qua e là lasciando inalterate tasse e tariffe ai massimi livelli. Una cosa è chiara: al prossimo sindaco il compito di riscriverlo completamente.

Roberto Ghiretti
Parma Unita

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