La notizia secondo la quale il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, avrebbe messo in dubbio la programmata realizzazione della Casa della Salute nell’area dell’ex ospedale, annunciando, con l’avallo della direzione del Distretto di Fidenza, l’apertura di una Casa della salute con servizi allocati in parte presso una Medicina di Gruppo e in parte negli attuali locali dislocati in altri punti della città, è arrivata sul tavolo della giounta regionale.
A presentare l’interrogazione sono state Raffaella Sensoli e Giulia Gibertoni (Movimento 5 Stelle). Il Comune di Fidenza – si legge nell’atto ispettivo – aveva convenuto, d’intesa con l’Azienda Usl di Parma, di realizzare una Casa della salute di medie dimensioni (850 metri quadrati) in un’area storicamente destinata alla sanità (ex ospedale) e distante dall’Ospedale di Vaio. I costi erano coperti da oneri di urbanizzazione. La ventilata scelta, invece, di realizzare una Casa della salute con servizi dislocati, senza peraltro la partecipazione di tutti i medici del territorio comunale, oltre a rappresentare un considerevole disagio per i cittadini, avrà un costo di 400mila euro che graverà sulle casse del Comune.
Sensoli e Gibertoni, pertanto, chiedono alla Giunta regionale “quali ragioni di programmazione sanitaria abbiano spinto l’Ausl e il Comune a modificare il progetto di Casa della salute e per quale motivo non si sia contemplata la possibilità di utilizzare i tanti immobili pubblici in disuso e/o abbandonati presenti in città”.