L’Unione Sindacale di Base torna a denunciare le carenze che riguardano i vigili del fuoco di Parma e provincia, che si aggraveranno in seguito allo smantellamento del Corpo Forestale dello Stato. Il servizio di antincendio boschivo gestito da quest’ultimo, infatti, passerà ai vigili del fuoco che già scontano pesanti difficoltà.
“Degli otto presidi del Corpo Forestale dello Stato presenti sul territorio della provincia di Parma – Corniglio, Pellegrino Parmense, Solignano, Bardi, Borgo Val Di Taro, Parma, Berceto, Monchio Delle Corti – nessuno passerà ai Vigili del fuoco”, sottolinea Gabriele Miele sindacalista dell’USB vigili del fuoco di Parma.
“Se a questi si aggiungono i cinque distaccamenti Bedonia, Bardi, Palanzano, Roccabianca, Fornovo, previsti dal progetto del 2005 del Dipartimento Vigili del fuoco, denominato “Soccorso Italia in venti minuti”, e mai aperti, saranno tredici i presidi persi per i Vigili del Fuoco – continua Miele -. A conti fatti, prosegue il sindacalista, aumentano i compiti istituzionali ma le sedi di servizio e quindi la copertura del territorio ed il numero degli uomini rimane lo stesso. Ancora una volta a pagarne le conseguenze di questa scopertura territoriale saranno i cittadini e i lavoratori VV.F., per questo facciamo appello ai sindaci dei comuni interessati, alla Regione, al prefetto di Parma ed ai cittadini affinché ci aiutino a difendere la presenza dei Vigili del fuoco su tutto il territorio della provincia di Parma”.