Ammonta a 450 mila euro lo stanziamento del Comune per dare seguito al progetto del nuovo parco di Vigatto, che sarà realizzato da Parma Infrastrutture spa. Il progetto è stato presentato nella sala parrocchiale delle chiesa di San Pietro a Vigatto, dal sindaco Federico Pizzarotti, dall’assessore ai lavori pubblici, Michele Alinovi, dal progettista Alessandro Massera dello studio Gazza – Massera Architetti e l’agronoma Elisa Marmiroli, dello studio Arbora. Con loro anche il direttore del settore lavori pubblici del Comune, Silvano Carcelli, e Albino Carpi ingegnere di Parma Infrastrutture spa. Il progetto ha visto il coinvolgimento dei cittadini e dei rappresentanti del Consiglio dei Cittadini Volontari di Vigatto, per cui erano presenti Oscar Pioli, Cristian Salzano, Stefano Mainardi e Marcello Motta. In sala c’erano circa 80 persone.
“Si tratta di un progetto che rientra in una serie di interventi programmati dall’Amministrazione a favore delle frazioni – ha spiegato il sindaco, Federico Pizzarotti – così come quelli previsti per la riqualificazione delle piazze nelle frazioni di Corcagnano e Vicofertile, a cui si aggiungono gli interventi in zone periferiche come le aree cani di San Pancrazio e San Prospero ed al di fuori della stretta cerchia del centro storico, come quelli in via Palermo. Il Comune, infatti, ha pensato di prevedere una serie di interventi distribuiti sull’intero territorio e non solo nella zona del centro per soddisfare le richieste di coloro che vivono nelle varie zone della città”.
L’assessore ai lavori pubblici, Michele Alinovi, ha aperto il suo intervento ringraziando il marchese Raimondo Meli Lupi che “ha donato 9 mila metri quadrati di proprietà per la realizzazione del nuovo parco. Si tratta – ha aggiunto Alinovi – di un’ottima azione a favore della comunità e dell’Amministrazione Comunale che ha avviato un percorso partecipato per la redazione del progetto relativo al nuovo parco di Vigatto”. Il Comune, infatti, ha tenuto conto dei rilievi emersi in due incontri precedenti e delle istanze scritte presentate dai cittadini al Comune per fare in modo che il progetto del nuovo parco tenga conto delle osservazioni di cittadini e dei membri del Consiglio dei Cittadini Volontari di Vigatto. L’assessore ha anche fatto presente che l’Amministrazione si è fatta carico delle problematiche legate a strada Martinella, che presenta una sezione stradale stretta e marciapiedi poco agevoli. “Nel piano triennale delle opere pubbliche – ha spiegato Alinovi – sono stati inseriti investimenti, spalmati su tre annualità, per la realizzazione della bretella che colleghi la tangenziale a Vigatto; tutto questo con un impegno economico forte da parte del Comune che ha anche previsto, sempre nel piano triennale delle opere pubbliche, la realizzazione della pista ciclabile tra Alberi ed il Campus”. Il progetto dell’area verde di Vigatto è stata interpretata dall’Amministrazione, ha concluso l’assessore Alinovi, come la realizzazione di una sorta di giardino storico reinterpretato in chiave contemporanea che dà continuità al disegno Sette – Ottocentesco del Parco della Villa Meli Lupi, valorizzando, così, gli spazi pubblici del piccolo centro storico della frazione di Vigatto.
La progettazione è stata predisposta dall’architetto Alessandro Massera ed ha preso avvio dall’analisi del contesto che ha messo in luce due elementi caratterizzanti che di fatto costituiscono lo sfondo del contesto di intervento: la preziosa presenza, sul limite sud dell’area d’intervento, del parco Meli Lupi caratterizzato da alberature monumentali di grande pregio ben visibili dal futuro parco pubblico, ed il fronte continuo del muro di cinta della villa storica.
Il tema principale al centro del progetto riguarda la riorganizzazione del sistema viabilistico che presenta alcune criticità; il nuovo assetto prevede un nuovo collegamento stradale tra via Cartiera e via Schianchi con l’interposizione di una rotatoria parzialmente sormontabile al loro incrocio, in modo da consentire a chi percorre via Schianchi in entrata di poter ritornare su Strada Martinella.
Al tempo stesso il tratto a fianco del muro della villa viene trasformato in un percorso ciclopedonale protetto, dando maggiore continuità fisica e percettiva tra le due aree.
Via Schianchi viene risezionata prevedendo il completamento del marciapiede a nord con un allargamento dello stesso in corrispondenza dell’incrocio con strada Martinella per garantire una maggiore sicurezza durante l’immissione; inoltre viene dotata di aree sosta a sud, articolate con aiuole piantumate e un marciapiede. Anche il fronte su strada Martinella viene razionalizzato: si introduce una corsia per la fermata degli autobus diretti a nord potendo così garantire una maggiore visibilità agli incroci, che sono oggi per tale motivo pericolosi, completa di corsie di ingresso e uscita, un idoneo marciapiede, lo spostamento della pensilina esistente e il prolungamento dell’attraversamento pedonale rialzato.
Il contesto ambientale si caratterizza per la presenza del parco della villa, del paesaggio agrario e del paesaggio spontaneo del torrente Parma, elementi che informano la progettazione dell’impianto del giardino pubblico.
Al fine di proporre un corretto rapporto percettivo e una completa fruibilità del parco, sono previsti oltre ai parcheggi, l’allestimento di un grande prato attrezzato per manifestazioni, un’area gioco per bimbi con l’installazione di giochi per disabili, un percorso salute all’aperto e un’area cani, oltre a due dune in terra trattate a prato spontaneo a rimando dell’argine del torrente Parma che fiancheggia l’abitato, aventi funzione anche di protezione dei bambini più piccoli che trovano in esse un impedimento fisico all’uscita verso i 2 parcheggi.
L’intera area è pensata come una continuità del paesaggio spontaneo e quindi seminata e piantumata con essenze autoctone, con una mescolanza delle sementi che tiene conto della compatibilità delle essenze e una previsione delle fioriture a rotazione, aventi una altezza media attorno al metro in fase di completa maturazione.
Il progetto del nuovo parco intende porre al centro un ritrovato equilibrio tra gli abitanti che hanno desiderato abitare in questo contesto ambientale e il paesaggio diffuso, con una valorizzazione delle preesistenze, la messa in sicurezza di alcuni nodi infrastrutturali, all’interno di un’ottica esplicita volta alla sostenibilità, al senso di responsabilità e di appartenenza alla comunità di Vigatto.