Minacciò di far esplodere casa in via Baganzola, condannato tunisino

Minacciò di far esplodere casa in via Baganzola, condannato tunisino

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Il 4 maggio scorso era arrivato a minacciare di far saltare in aria con una bombola del gas l’appartamento di una palazzina dell’Acer in cui viveva con la moglie in via Baganzola. Adesso è stato condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione con il rito abbrevviato. Le accuse? Sequestro di persona, violenza privata e resistenza a pubblcio ufficiale. Protagonista un tunisino di 32 anni, già ben noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti.

L’allarme quel giorno era scattato verso le 16, quando il 32enne ha chiamato il 113 protestando per la propria situazione di recluso ai domiciliari e chiedendo di parlare con il sindaco (leggi). Poi ha minacciato la moglie dicendole di non uscire perché altrimenti l’avrebbe uccisa, quindi ha minacciato di far esplodere la casa – per la quale da tempo non pagava l’affitto – con la bombola del gas. Ed ha accesso anche un pezzo di carta per dimostrare che non stava scherzando.

Sul posto si sono portati subito gli agenti delle Volanti della Polizia, i militi del 118 e i vigili del fuoco. Una trattativa durata più di un’ora, al termine della quale l’uomo ha prima liberato la moglie e poi si è arreso. Arrestato e rinchiuso in carcere, adesso la condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione per quel pomeriggio di follia.

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