Mister Roberto D’Aversa rimane abbottonato su quello che sarà il suo Parma. Per la trasferta di Bolzano, in casa dell’Alto Adige Sudtirol, l’unica cosa certa è l’emergenza in difesa. Per il resto tutto ancora da scoprire e anche qualcosa da definire. Tutto può quindi succedere fino alle 14.30 di domani, quando l’arbitro darà il via alla gara allo stadio “Marco Druso”. Partita non semplice con i padroni di casa che viaggiano a 18 punti, pronti ad approfittare della crisi del Parma per scalare qualche posizione e allontanarsi dalle sabbie mobili della classifica. Non solo molto avvezzi alla vittoria (4 in 16 gare), ma spesso agguantano il pari (6 volte su 16). Quindici le reti messe a segno contro 17 subite.
Il nuovo ds Daniele Faggiano si è detto scaramantico, i tifosi sperano che a mister D’Aversa non dispiaccia dare il via a questa sua nuova avventura nella giornata numero 17 della Lega Pro.
La seduta di rifinitura al Centro sportivo di Collecchio oggi è durata un po’ più del solito, non solo perché è la prima ma anche per definire alcune situazioni nei minimi particolari. Dettagli ai quali D’Aversa sembra tenere molto. Per il resto, in quattro giorno non si possono certo tirare fuori soluzioni rivoluzionarie.
“Saporetti ha recuperato al meglio, verrà in trasferta a Bolzano. Le varie assenze in difesa non dovranno costituire un alibi per nessuno. Chi scenderà in campo dovrà dare il massimo. Oggi, in rifinitura, ci siamo prolungati più del solito, perché ce n’era bisogno. Bisognava curare maggiormente i dettagli. Non ritengo sia molto utile guardare al passato, alle soluzione adottate nel recente trascorso dal Parma. Giorgino in difesa potrebbe essere una soluzione che ho provato anch’io in questi giorni in allenamento. In caso di emergenza, sì, ci può stare, anche perché ha già giocato in quel ruolo”, ha detto subito D’Aversa.
“In così poco tempo è difficile trasmettere le proprie nozioni, ma bisogna pur cominciare come ho fatto in questi giorni, pure oggi – ha proseguito il tecnico -. Essendo anche molto didattici. Ritengo che i particolari siano fondamentali, come lo è l’atteggiamento della squadra. Uno stesso modulo può avere interpretazioni differenti a seconda dell’applicazione. Sostanziale è giocare con passione. La situazione tattica è una conseguenza. Serve scendere in campo con lo spirito giusto. Quando arriva un allenatore nuovo, si riparte da zero. Mi auguro che l’atteggiamento che i ragazzi hanno avuto in questi giorni lo abbiano sempre nel proseguire il nostro percorso, non solo quando incontrano un tecnico nuovo. Questa è una piazza importantissima, dove ci sono giocatori di talento, ma non basta. Serve un atteggiamento giusto perché la Lega Pro richiede questo. Più nozioni riceviamo dai giocatori esperti come staff tecnico, prima riusciamo a sistemare tutte le faccende. Quando l’allenatore arriva parla prima con i calciatori più esperti perché sa che saranno i primi a garantire un comportamento da professionista. Sono stati responsabilizzati e tenuti nella giusta considerazione, perché saranno quelli che guideranno la squadra. Il clima di tristezza nello sport, come nella vita, va evitato perché l’entusiasmo conta. Per questo motivo – ha svelato Roberto D’Aversa – ho fatto riportare la musica nello spogliatoio ai giocatori. In alcune situazioni ho trovato la squadra tranquilla, mentre in altre è troppo frenetica. Servirà equilibrarle. L’autostima deve tornare ad altri livelli. Lo puoi fare solo con la giusta serenità. Se sei sereno, fai qualcosa in più, un movimento o una giocata in più. Se non c’è serenità, si tende a fare qualcosa in meno. In campo, la serenità ti aiuta a unire la fase offensiva e alla difensiva. Non sono divise per reparti, bisogna svolgerle da squadra. Tutti insieme bisogna attaccare e difendere. Debuttare nel turno infrasettimanale non è semplice. I concetti che vorresti inserire non puoi trasmetterli come vorresti per evitare di fare confusione. Per un miglior atteggiamento, però, non c’è bisogno del lavoro. L’obiettivo primario è ottenere il massimo, poi quello che viene valuteremo. Mentalmente, in ogni partita, dobbiamo pensare a far risultato pieno, a vincere”.
Sulla gara di giovedì a Bolzano, D’Aversa non svela nulla: “I modulo dipende dai giocatori che metto in campo. La formazione per domani non l’ho ancora decisa. Vedremo domani. Troveremo una squadra, il Sudtirol, ben organizzata, che vorrà fare risultato tra le mura amiche. Mi fa piacere ritrovare Faggiano come ds, conosciuto ai tempi di Siena. I risultati parlano per lui. E’ un genuino, un ottimo professionista. Credo che per la piazza di Parma sia la soluzione migliore. Sicuramente avrà un grande senso di appartenenza, perché ha fatto di tutto per venir qui nonostante poche settimane fa si trovasse in Serie A. A livello atletico sarebbe stato necessario fare test, ma non abbiamo avuto il tempo. A volte quanto a prima vista può sembrare un problema atletico, poi in realtà è solo mentale. A breve faremo migliori valutazioni”.
Mister Roberto D’Aversa, al termine della seduta di rifinitura sostenuta questa mattina al Centro sportivo di Collecchio – indisponibili per infortunio i difensori Maikol Benassi, Mohamed Coly e Desiderio Garufo, oltre allo squalificato capitan Alessandro Lucarelli – ha quindi convocato per la partita con il Sudtirol, 22 giocatori.
Portieri: Marijan Coric, Alioune Fall, Kristaps Zommers
Difensori: Michele Canini, Simone Dodi, Michele Messina, Leonardo Nunzella, Giacomo Ricci, Lorenzo Saporetti,
Centrocampisti: Francesco Corapi, Davide Giorgino, Crocefisso Miglietta, Manuel Scavone, Lorenzo Simonetti
Attaccanti: Yves Baraye, Emanuele Calaiò, Felice Evacuo, Matteo Guazzo, Davide Mastaj, Pasquale Mazzocchi, Daniele Melandri, Manuel Nocciolini
Difficile a questo punto azzardare l’11 che D’Aversa ha in mente. Lui di solito predilige il 4-3-3 e questo è un modulo che il Parma ha già utilizzato anche nell’interregno di Stefano Morrone. In questo caso, davanti a Zommers tra i pali, potrebbero giocare Canini e Saporetti centrali, con a sinistra Nunzella e a destra Messina. In un centrocampo a tre potrebbero trovare posto Giorgino centrale con Corapi più a destra e e Scavone a sinistra. L’attacco, infine, è il settore in cui c’è maggior scelta. Intanto un plauso al giovane Mastaj che rientra dopo un lungo infortunio. Ma di certo non sarà lui a partire titolare. Al centro dell’attacco D’Aversa quasi certamente confermerà Calaiò, che potrebbe avere ai fianchi Baraye e Nocciolini, due giovani molto mobili che si sono spesso inventate soluzioni vincenti. In pole anche Mazzocchi ed Evacuo.