Università di Parma: +12,7% di iscritti al primo anno, crescono i fuori...

Università di Parma: +12,7% di iscritti al primo anno, crescono i fuori sede

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Otre seicento matricole in più iscritte al primo anno dei corsi di laurea dell’Università di Parma. Un balzo in avanti del 12,7 per cento in un solo anno, dopo l’ottimo risultato maturato nel 2015/2016. Al 28 novembre sono infatti 5.725 gli iscritti al primo anno contro i 5.082 dell’anno accademico 2015-2016, con una crescita assoluta di 643 matricole.

Soddisfazione per l’attrattività dell’Ateneo parmigiano è stata espressa dal rettore Loris Borghi: «Raccogliamo i frutti di un lavoro intenso e corale, mirato a costruire un’Università nuova, attrattiva, aperta all’esterno e con al centro lo studente: i dati delle iscrizioni mostrano che i nostri sforzi sono stati capiti e apprezzati. Dopo l’inversione di tendenza dello scorso anno occorreva quest’anno consolidare la crescita, e ci siamo riusciti: in due anni l’Ateneo ha recuperato i due terzi degli studenti perduti a causa del trend negativo avviato nel 2011-2012, e i dati di quest’anno permettono di essere ottimisti per il futuro. È ovvio che siamo soddisfatti, ma non bisogna certo fermarsi qui».

«Un’offerta di qualità, ulteriormente rafforzata dai due nuovi corsi partiti quest’anno: “Sistema Alimentare: Sostenibilità, Management e Tecnologie” (256 iscritti) e “Comunicazione e Media Contemporanei per le Industrie Creative” (203 iscritti) – ha sottolineato infine il rettore Borghi -. I due corsi hanno avuto un riscontro straordinario, cogliendo evidentemente un’esigenza formativa reale nei due settori del food e della comunicazione».

Gli ambiti che crescono di più in valore percentuale per numero di iscritti sono proprio quelli cui afferiscono i due nuovi corsi: l’Ambito Economico fa registrare un significativo +44% rispetto al 2015/2016, e l’Ambito Umanistico un ottimo +29%. Crescita a due cifre anche per l’Ambito Ingegneria e Architettura, che rispetto all’anno scorso è a +17%.

La “sofferenza” dell’Ambito Giuridico-Politologico, che rispetto allo scorso anno registra al momento un saldo negativo del -12%, va interpretata con molta attenzione: per il corso di laurea in Giurisprudenza il calo dell’ultimo anno del -6% è solo apparente, perché ci sono 21 iscritti di cui si sta verificando la carriera universitaria e che dovrebbero portare il numero degli studenti a 157, con un conseguente incremento dell’8% nell’ultimo anno, mentre per Scienze politiche e delle relazioni internazionali le iscrizioni si chiudono a fine anno ed è ancora presto per tirare le somme. Anche altri segni “meno” vanno interpretati. Il calo del corso in Scienze della natura e dell’ambiente, ad esempio, dipende unicamente dal fatto che il corso non è più a libero accesso ma ad accesso programmato locale, e per il corso in Matematica vale quanto detto anche per Giurisprudenza:4 studenti sono in attesa di verifica della loro carriera universitaria e quindi il numero degli iscritti potrebbe aumentare da 42 a 46, registrando un incremento rispetto allo scorso anno.

Il calo della provincia di Parma (31,3% nel 2016/2017 contro il 37,7% di due anni prima) e dell’Emilia Romagna (dal 59,6% del 2014/2015 al 52,2% di quest’anno), è stato bilanciato dalla decisa crescita del Nord Italia (15,6% quest’anno contro il 12,8% del 2014/2015) e soprattutto di Centro-Sud e Isole, che tornano ad essere bacini di utenza forti dell’Ateneo con i livelli percentuali di alcuni anni fa. Gli iscritti al primo anno del Centro-Sud passano dal 12,7% del 2014/2015 al 14,6% del 2016/2017 (con ottimo exploit della Puglia), mentre quelli delle isole dal 5,1% all’8,2%. Da segnalare in particolare il balzo in avanti della Sicilia, che in due anni è aumentata di tre punti percentuali passando dal 4,5% al 7,5%.

L’Università di Parma si conferma punto di riferimento importante per gli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), per i quali è attivo da anni un servizio ad hoc. Al 31 ottobre 2016 sono nel complesso 130 gli iscritti al primo anno con disabilità e DSA.

In primavera, infine, si conosceranno i dati dei corsi di laurea magistrali.

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