Stipendi: Parma prima in Emilia Romagna, quinta in Italia

Stipendi: Parma prima in Emilia Romagna, quinta in Italia

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Parma è la provincia che paga di più in Emilia Romagna ed è la quinta provincia in Italia per il peso dello stipendio. Lo dice il rapporto dell’Osservatorio di JobPricing, lo spin-off del Politecnico di Milano. Secondo il quale l’Emilia Romagna è la terza regione in Italia, dopo Lombardia e Trentito Alto Adige.

Un cittadino dell’Emilia Romagna – secondo il Rapporto – guadagna in media uno stipendio loro di 30.240 euro, mentre un lombardo riceve 31.542 euro e un trentino 30.721 euro. Al Sud le retribuzioni più basse.

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Tra le 110 province prese uin esame dal Rapporto, invece, Parma scivola indietro di una posizione rispetto allo scorso anno collocandosi al quinto posto in Italia, dietro a Milano con 34.414 euro di retribuzione lorda media, Bolzano con 32.449 euro, Monza e Brianza con 31.874 euro e, ai piedi del podio, Genova con 31.477 euro. Parma, quindi, con una media pari a 31.311 euro si colloca in un’ottima quinta posizione.

E come tale è la prima provincia in Emilia Romagna, con una retribuzione lorda media ben superiore alla media regionale che si attesta a 30.240 euro.

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Sfatato dunque il mito secondo cui si guadagna di più nel capoluogo: in Emilia Romagna e in altre quattro regioni, secondo lo studio, gli stipendi più alti sono nelle altre province. In questo caso Bologna è addirittura quarta. In Trentino-Alto Adige, dove Bolzano occupa la seconda posizione della classifica nazionale, mentre Trento solo la 16° (perdendone 4 rispetto all’anno precedente); Veneto, in cui le province con una RAL maggiore di Venezia sono, nell’ordine, Verona, Vicenza e Treviso; Marche, dove sebbene Pesaro-Urbino abbia perso 8 posizioni e sia ora 25°, ha una RAL media comunque maggiore di Ancona; Umbria, dove Terni stacca di 11 posizioni Perugia, ferma al 76° posto.

Mario Vavassori, Founder e Partner dell’Osservatorio JobPricing spiega invece il divario retributivo persistente che interessa il Nord Italia rispetto alle altre regioni: “Le retribuzioni lombarde e del Nord in generale sono il risultato di due forze compresenti e che si auto alimentano: il costo della vita più alto che tipicamente interessa queste province e la natura del mercato occupazionale (quale riflesso del tessuto imprenditoriale), maggiormente contraddistinto rispetto ad altre regioni da figure specialistiche e manageriali, che alzano il valore medio complessivo dell’area considerata. Questo fenomeno è significativo nonostante la perdurante situazione di deflazione che caratterizza l’intero mercato del lavoro e delle retribuzioni”.

I dati riportati nella pubblicazione sono frutto dell’elaborazione delle osservazioni anonime raccolte tramite il tool gratuito del sito www.jobpricing.it “Confronta il tuo stipendio” nel corso del 2014, 2015 e 2016. JobPricing è stato utilizzato da circa 500.000 utenti e il database di profili retributivi è costituito da circa 250.000 osservazioni. “Confronta il tuo stipendio” permette, gratuitamente e a tutti gli interessati, di confrontare la propria retribuzione con quella media del mercato, ricevendo via mail il proprio report personalizzato. Lo studio prende in esame soltanto lavoratori assunti con contratto a tempo determinato, indeterminato o di somministrazione.Esclude tutte le altre forme di collaborazione retribuita e le partite Iva.

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