Parma Calcio, ecco mister Roberto D’Aversa: bisogna lavorare sulla testa, a gennaio...

Parma Calcio, ecco mister Roberto D’Aversa: bisogna lavorare sulla testa, a gennaio nuovi giocatori

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Ci sono volute quasi due settimane, ma alla fine il nome circolato nelle ultime ore è diventato ufficiale: il nuovo mister del Parma Calcio 1913 è Roberto D’Aversa. Sfumati nomi altisonanti come quelli di Eugenio Corini e di Andrea Mandorlini, la proprietà cxrociata ha deciso di puntare su una giovane promessa della panchina – esperto di tattica – che non ha ancora raccolto molta fortuna. A presentare Roberto D’Aversa e il suo staff è stato lo stesso vicepresidente Marco Ferrari.

Affiancheranno D’Aversa – che avrà il difficile compito di risvegliare il Parma Calcio alla vigilia dell’atteso derby con la Reggiana – l’allenatore in seconda Andrea Tarozzi, il preparatore dei portieri Alberto Bartoli, il preparatore atletico Luca Morelli e Marco Piccioni nel delicato ruolo di match analyst. Un restyling completo per ripartire da zero dopo l’esperienza di Luigi Apolloni e l’interregno di Stefano Morrone. Per il direttore sportivo, invece, si vedrà.

“Il Parma ha deciso di ripartire con un nuovo progetto tecnico, composto da un responsabile dell’area tecnica e un allenatore – ha detto in sala stampa il vicepresidente Marco Ferrari, presentando il nuovo tecnico -. In un mondo ideale, avremmo presentato insieme queste due figure, ma giovedì si gioca una partita importante e ci sembrava abbastanza assurdo che la settimana iniziasse, domani, senza il nuovo mister. Per quanto riguarda il direttore sportivo, contiamo di ufficializzarlo nei prossimi giorni. Il mister è Roberto D’Aversa. E’ stato scelto dal nuovo ds, perchè non solo è una persona che insieme al suo staff è molto bravo sulla parte tattica, ma anche nei colloqui che ha fatto con noi ha dimostrato una spiccata personalità. Crediamo sia quanto serva a questa squadra. Le scelte verso cui ci siamo indirizzati non sono dirette verso dei nomi, ma gente che avesse la giusta fame, le giuste motivazioni. Abbiamo deciso di non volere gente che è stata in Serie A – ha concluso Ferrari – ma gente che auspicabilmente con noi, tra qualche anno, lo possa essere in A. Abbiamo deciso di ripartire da qui, da Roberto, a cui lascio la parola”.

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Piccioni, Morelli, D’Aversa, Tarozzi e Bartoli

Roberto D’Aversa ha mostrato da subito di avere le idee chiare. Anche se molti dei suoi concetti erano già stati espressi da chi lo ha preceduto. Il suo compito, adesso, è quello di farli entrare anche in tutte le teste che vanno in campo.

“Ringrazio il Parma Calcio per questa grande possibilità di allenare una grande piazza – ha detto il nuovo tecnico -. Sono strafelice di essere qui in questo grande club e sono molto motivato. Il primo obiettivo è quello ragionare da squadra, giocare da squadra, possibilmente bene. Sono convinto che potremo trovare successi se mettiamo a disposizione della squadra le proprie qualità. Credo che il Parma sia un’ottima squadra, ma solo il talento non può bastare. Oltre al talento, serve grande passione e la voglia di mettere tutto in campo. Una tifoseria così merita una squadra che dia tutto, che giochi con passione e da collettivo. Per quanto riguarda la mia storia da allenatore, ho allenato due anni a Lanciano. Nel primo anno, ho giocato con un 4-3-3, il secondo, per determinate cause e perché il modulo si deve basare sui giocatori a disposizione, ho dovuto variare, con il 3-5-2 o il 4-3-2-1. La società mi ha chiesto di far vedere una squadra che ci creda e che giochi a calcio. Non mi ha chiesto l’immediato risultato. Ora è come ripartire da zero, ma la richiesta della società è quella di vedere una squadra in campo sotto tutti gli aspetti – ha sottolineato ancora Roberto D’Aversa -. La firma del contratto è avvenuta oggi, in settimana c’era stato il primo contatto con la proprietà. In questo momento bisogna pensare che ci sono partite ravvicinate e dobbiamo fare più punti possibili in quest’arco di tempo. Poi, ci saranno le mie indicazioni per il mercato di gennaio. Non saranno indicazioni sui nomi, bensì sulle caratteristiche dei giocatori. Il ds sarà bravo a scegliere i giocatori in base a quanto segnalerò. La società mi ha assicurato che, dove ci sarà bisogno, sicuramente interverrà. Prima di questi due anni a Lanciano, sono stato in Lega Pro per tre anni da calciatore, vincendo il campionato a Lanciano. C’era un lavoro importante e la categoria la conosco abbastanza. Quest’anno ho avuto modo di seguire diverse partite, ci siamo organizzati. La partita di oggi contro il Bassano è la seconda che vedo del Parma, perché ero anche ad Ancona. L’atteggiamento stasera mi è piaciuto, a differenza di Ancona. E’ chiaro, però, che la sensazione sia di una squadra che non è serena. Dobbiamo lavorare molto sulla testa, perché molte energie sono state sprecate per proteste o cose inutili. Dobbiamo essere sereni e pensare a quanto va fatto in campo – ha detto a chiare lettere il tecnico -. Il mio staff è composto dall’allenatore in seconda Andrea Tarozzi, dal match analyst Marco Piccioni, dal preparatore atletico Luca Morellini e dal preparatore dei portieri sarà Alberto Bartoli. L’obiettivo è vincere. Allenandosi al meglio tutti i giorni e cercando di migliorare partita dopo partita. Non possiamo non pensare che il Parma non lotti per la vittoria. C’è tutto il tempo per rimediare, oltre che la possibilità di arrivarci, alla promozione in Serie B, tramite i playoff. Parma ha un blasone che porta a voler giustamente vincere. Noi siamo uno staff, seguiamo tutto e dobbiamo capire le carenze. È chiaro che oggi è un po’ prematuro. A volte c’è da pensare alla componente mentale e a quella fisica. Sono aspetti che analizzeremo allenando la squadra, cercando di capire quelli che sono i problemi. È chiaro che con le partite ravvicinate fare un carico di lavoro sarebbe controproducente, ma a gennaio, nella sosta invernale, potremo lavorare di più. Insomma, dire ora che c’è soprattutto un problema di condizione fisica è prematuro.Questa squadra ha giocato con il 4-3-3, con il 3-5-2 e con il 4-4-2. Ci sono caratteristiche di alcuni giocatori da tenere presente. Questa squadra può giocare a quattro o a tre in difesa. Il sistema di gioco, comunque, ti può dare una mano, ma la cosa importante è l’atteggiamento. Non esiste un sistema vincente. La squalifica di Lucarelli sarà una mancanza importante. In un momento delicato, sono cose che vanno evitate. Il mio contratto dura questi sei mesi più un altro anno, sino a fine 2018. Ancora non ho parlato con i giocatori. Ho giocato con Calaiò, Nunzella l’ho avuto a Lanciano, Lucarelli lo conosco dai tempi della Nazionale militare. Poi, bene o male, con altri giocatori abbiamo avuto rapporti di campo come avversari o meno, ma non ho parlato con nessuno, com’è giusto che sia. La partita di oggi l’ha fatta Morrone, era giusto rimanere fuori – ha concluso Roberto D’Aversa -. Il derby del 19 dicembre? È una partita molto importante, ma dobbiamo pensare alla gara di giovedì”.

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