Di legionella a Parma non se ne parla più. Passata l’epidemia, è calato il silenzio. Ma non è così in Regione Emilia Romagna, dove Fabio Rainieri (Lega Nord) continua ad accendere fari su una questione alla quale non sono mai state date risposte. “È bene che la Regione Emilia-Romagna si svegli e dica almeno il perché non sono ancora stati comunicati, a ormai due mesi di distanza dalla conclusione dell’emergenza per l’epidemia di legionella nel quartiere Montebello – Maestri a Parma, gli esiti della ricerca sulla fonte e sulla causa della stessa – sostiene Rainieri -. Lo stesso assessore regionale alla sanità Venturi è stato disatteso perché aveva previsto che la gran parte degli esami sarebbe stata resa pubblica entro il 20 di novembre. I cittadini non sono giustamente tranquilli anche a causa di questo silenzio e hanno il diritto di sapere cosa è accaduto”.
Il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Fabio Rainieri, ha quindi depositato la nuova interrogazione al governo regionale in materia di legionellosi a Parma, rimarcando come la mancata scoperta ufficiale della fonte e della causa dell’epidemia non può che creare preoccupazione riguardo al ripetersi in futuro della stessa nella medesima area dove si è manifestata, anche perché non può dare alcuna garanzia sull’efficacia delle attività di prevenzione eventualmente disposte in aggiunta a quelle già obbligatorie previste dalle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi deliberate dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Conferenza unificata delle Regioni e delle Province autonome. Inoltre ha osservato che nonostante l’assessore regionale abbia cercato di tranquillizzare che durante l’epidemia tutte le istituzioni, compresi soprattutto Comune di Parma e Ausl, hanno agito in modo esaustivo e tempestivo anche riguardo la campagna informativa, numerosi cittadini di Parma, sono perplessi sull’efficacia dell’attività attuata dagli enti preposti alla salute pubblica manifestando quindi preoccupazione per il futuro.
Oltre quindi a chiedere i motivi dei ritardi nella comunicazione degli esiti delle ricerche, Rainieri ha domandato alla Giunta regionale se, nel caso non si potessero con certezza identificare fonte e causa dell’epidemia, l’assessore regionale ritiene di poter ugualmente tranquillizzare la popolazione dell’area colpita che essa sarà molto difficilmente ripetibile e se ha dato indicazioni aggiuntive rispetto a quelle contenute nelle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, per scongiurare il ripetersi di una epidemia come quella sopra indicata su tutto il territorio regionale.