Si vuole mettere in evidenza una situazione paradossale che si è venuta a creare nell’ambito della Sanità e che passa per essere “Risparmio al Cittadino “. In base a non proprio recentissime posizioni delle ASL, i cittadini sono costretti sempre più di requente (per curarsi ed avere le medicine prescritte dal medico) a prendere la macchina per recarsi alla farmacia dell’Ospedale del distretto territoriale. A volte questa pseudo farmacia dista decine di chilometri poi gli orari di apertura sono limitati tipo dalle 9,00 alle 12,30, festivi esclusi!
Le Asl pensano in questo modo di riuscire a risparmiare soldi sui medicinali distribuendoli direttamente ai cittadini, ma questo risparmio ha dei costi altissimi per ciò che riguarda l’interesse e la comodità degli utenti. Il cittadino deve sopportare 2 tipi di costi: costi espliciti costituiti dalle spese che il cittadino deve sostenere per lo spostamento e quindi costo della benzina, mantenimento dell’automobile ecc. a cui si aggiungono costi impliciti dati da mancata retribuzione per il tempo impiegato, mancata retribuzione per il tempo di ritiro del farmaco che è stimato circa in 30 minuti. Mediamente quindi un cittadino per recarsi al punto ASL è come se pagasse un sovrapprezzo in più per ogni confezione. Precisiamo inoltre che il 60% della spesa farmaceutica è assorbita dagli over 65 e che la maggior parte dei punti ASL distano più di 4 km dall’utente, da qui si può dedurre sia l’entità della spesa sia a chi si rivolge maggiormente il disagio: i pensionati.
Ricordiamo un’altra non meno importante realtà sviluppatasi con la distribuzione diretta da parte delle ASL: ”gli sprechi di approvvigionamento” ovvero se aumentano le difficoltà per procurarsi i farmaci, i cittadini tendono a cautelarsi verso questa sempre crescente complicazione (devono impiegare quantità di tempo e risorse di gran lunga superiori a quelle utilizzate nel canale ordinario della farmacia territoriale) e aumentano le scorte dei prodotti che però in caso di cambiamenti di cure, decessi o altro vanno buttati. Forse ci siamo dimenticati che esiste una rete capillare di Farmacie sul territorio che si occupa di servire gli utenti 24 su 24 tutto l’anno, con il bagaglio della storia del paziente, la capacità di dare consigli relativi al singolo e anche di dare un servizio a domicilio che, se serve, viene offerto sempre gratuitamente, con umanità e gentilezza.
Dobbiamo concludere che i cittadini pagano un servizio più disagevole perchè meno capillare e meno servito rispetto alle Farmacie Territoriali mentre potrebbero risparmiare, anche a parità di condizioni attuali, semplicemente recandosi presso la propria Farmacia di fiducia.
Un gruppo di cittadini di Parma
È vero! I farmaci dovrebbero poter essere presi nella farmacia più vocina, evitando traffico e inutili pellegrinaggi in ospedale o al centro diabetici.