Nonostante questa amministrazione continui a parlarne in termini di “percezione”, il tema della sicurezza è oggi più centrale che mai. La lettura dei quotidiani alla mattina offre ormai invariabilmente sempre lo stesso spettacolo: furti, scippi, aggressioni. Uno spettacolo fotografato impietosamente anche dalla classifica di Italia Oggi che ci ha posto sì al 6° posto per qualità complessiva della vita, ma ci ha affidato anche la maglia nera in riferimento a diversi parametri relativi appunto alla sicurezza; un risultato raggiunto per altro utilizzando dati ufficiali che sappiamo essere parziali, considerato che la sfiducia che serpeggia tra i parmigiani porta molti a non denunciare neanche più i reati di cui sono vittime.
La questione va affrontata e va affrontata con l’energia di chi intenda risolverla. Il sindaco dispone di una serie di leve fondamentali, ciascuna delle quali consente di dar vita ad azioni che, seppur non eclatanti, possono dare risultati decisivi. Penso ad esempio al commercio: impedire che intere vie centrali siano costellate di vetrine chiuse e spazi abbandonati rappresenta un obiettivo importante. Penso anche all’illuminazione: troppe zone della città vivono nella penombra in modo sistematico. Come non parlare poi dei rifiuti e del degrado in generale; avere cura della propria città è il primo fondamentale passo per trasmettere un messaggio forte, positivo e in grado di portare gente in strade che oggi sono veri e propri deserti.
Vi sono poi leve più dirette come quella della Polizia municipale. Non mi stancherò mai di ripetere che i vigili di quartiere ci vogliono sul serio, almeno una coppia per zona della città che faccia base lì e cominci ad inserirsi nel tessuto cittadino. Nessuno chiede loro di fare azioni per le quali non sono addestrati, ma esserci e sapere chi, cosa, dove, quando, rappresenta già un bel passo in avanti.
Il sindaco che ho in mente io è un sindaco che, per farla breve, pensa alla sicurezza della città praticamente in ogni atto amministrativo che compie. È un sindaco che stimola e promuove all’occorrenza l’intervento di Questore e Prefetto, si interfaccia quasi quotidianamente con essi e li rende parte attiva in processi decisionali che possono avere ricadute sul tema.
La sicurezza va gestita con intelligenza e capacità di raccordo tra attori ed esigenze differenti; pochi spot su Facebook e molto lavoro concreto. Un approccio che, ahimè, è ben lontano da quello messo in campo da questa amministrazione.
Roberto Ghiretti – Parma Unita