Dopo mesi di polemiche e incontri Parma Gestione Entrate, per conto del Comune di Parma, ha recapitato a diversi cittadini (potenzialmente alcune centinaia) l’ingiunzione di pagamento della Cosap per i passi carrai “a raso”, dove esiste un semplice accesso alla pubblica via ma senza che vi sia occupazione dello spazio stradale.
Federconsumatori Parma ha più volte sottolineato l’arbitrarietà del regolamento Cosap del Comune di Parma in materia di passi carrai e aveva ottenuto un parere favorevole del Difensore Civico Regionale insistendo sulla necessità di rivedere le regole. Di fronte però agli atti ingiuntivi di Pge, secondo l’associazione che tutela i consumatori, non rimane che il ricorso legale di fronte al Tribunale ordinario.
Gli atti di accertamento verranno quindi impugnati sia sotto il profilo del merito che sotto il profilo della legittimità e inoltre sarà chiesta al Giudice la sospensiva dei pagamenti, assoggettati tra l’altro, dicono da Federconsumatori, a una sanzione spropositata.
Spetterà quindi alla magistratura stabilire se il canone Cosap è una imposizione su ogni qualsiasi accesso alla pubblica strada, come ritiene il Comune, che lo vorrebbe fare addirittura pagare anche per i cancelletti dai quali può uscire solo una bicicletta o se, invece, si tratta di un corrispettivo di un’occupazione di suolo pubblico e di una reale limitazione dell’uso pubblico di tale suolo da parte della comunità.
I cittadini interessati possono pertanto rivolgersi a Federconsumatori Parma per avere tutte le informazioni sulla vertenza legale, ricordando che ci sono 60 giorni di tempo per farlo dalla data di ricevimento dell’ingiunzione.