In merito agli ultimi episodi di cronaca che hanno visto come protagoniste in negativo le case famiglia nel territorio di Parma interviene il Segretario della Lega Nord Parma, Maurizio Campari.
“Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad episodi sconcertanti che hanno giustamente focalizzato l’attenzione dei cittadini su un tema importante come quello dell’assistenza agli anziani.
Il tema è delicatissimo e dobbiamo ragionare con calma poiché il rischio è quello di fare di tutta l’erba un fascio penalizzando le strutture che da anni si distinguono per l’ottimo servizio che forniscono primariamente agli anziani e conseguentemente alle loro famiglie.
La normativa che regola queste strutture va oggettivamente rivista perché così non funziona, riformulandola prevedendo maggiori controlli da parte delle autorità preposte allo scopo e una maggior collaborazione con le strutture sanitarie del territorio.
Una semplice DIA per poter aprire una casa famiglia è probabilmente un procedura troppo “leggera” per l’importanza e la delicatezza dello scopo: la professionalità di chi gestisce queste strutture dev’essere dimostrata ed indubbia.
Allo stesso modo però non occorre tanto che le case famiglia soddisfino standard riferibili quasi a reparti ospedalieri, quanto prevedere la possibilità per queste strutture di avvalersi dell’aiuto di figure professionali in corpo al servizio sanitario (assistenti sociali, operatori domiciliari, infermieri, etc.) a tariffe agevolate.
Questo aiuterebbe sia il controllo da parte di enti terzi che la possibilità di una più duratura permanenza in piccole strutture quasi paragonabili al contesto famigliare, con conseguente innalzamento della qualità della vita dell’anziano.
Il discorso va sviluppato riunendo ad un tavolo i diversi attori, ma la sostanza è che dobbiamo ragionare in funzione del benessere degli anziani vigilando sulla professionalità dei gestori.”
