Bandito armato di cacciavite e complici fuori ad aspettarlo. La banda era ormai diventata l’incubo dei tabaccai. Nel febbraio scorso ha colpito alla “Anzola” di strada Beneceto, ma anche a Vicofertile. Proprio in seguito a questo colpo, due persone era già finite in manette: R.D., 44 anni, e B.O., 37, entrambi italiani e con problemi di tossicodipendenza tanto da essere in cura al Sert.
Nei giorni scorsi, i carabinieri di Parma hanno chiuso il cerchio arrestando anche C.M., 44 anni, italiano, il terzo componente della banda almeno secondo l’accusa. Contro di lui una prova pesante: la foto che lo ritrae a bordo della vettura rubata a Salsomaggiore ed utilizzata per mettere a segno entrambi i colpi nelle tabaccherie.
La Fiat Uno blu rubata, infatti, è finita nel mirino dell’auto detector della Polizia municipale che, incrociando la vettura mentre viaggiava in direzione di Fornovo, ha scattato una foto frontale dell’auto con a bordo due delle tre persone arrestate, ed una queste era proprio C.M. La Fiat Uno era inoltre presente sulla scena delle rapine come testimoniano le immagini della videosorveglianza della tabaccheria di strada Beneceto, dove ci sarebbe stato anche il 44enne finito in carcere nei giorni scorsi. E per chiudere il cerchio delle indagini, il Ris ha anche trovato le sue impronte sull’auto rubata a Salsomaggiore.