Roberto Ghiretti non si candida a sindaco di Parma. O meglio annuncia la sua “disponibilità” a non candidarsi. E non è solo un gioco di parole.
“Da quando ho dato il via a questa mia esperienza nella politica cittadina ho sempre sostenuto la necessità di costruire un progetto che unisse e non dividesse, che portasse le forze migliori della città a mettersi al servizio di Parma, dei suoi bisogni e delle sue necessità – spiega in una nota Roberto Ghiretti, capogruppo di Parma Unita in Comune -. Nel fare questo ho sempre precisato di essere disponibile a ricoprire il ruolo di generale o soldato semplice, nella convinzione che il primo passo necessario per un’azione così decisa e importante fosse quello di mettersi a disposizione e non certo dare libero sfogo a personalismi ed egocentrismi che sono l’esatto opposto di quanto auspicato. Per anni ho lanciato appelli nella speranza che questo processo potesse avviarsi immediatamente e con successo ma stravolgere l’alfabeto di una politica troppo spesso fossilizzata sulle proprie posizioni e preconcetti si è rivelato compito ben più arduo di quanto preventivato. Di fatto solo negli ultimi mesi qualcosa si è mosso, e mi riferisco alla lettera appello che Paolo Scarpa e un nutrito gruppo di cittadini hanno sottoscritto chiedendo alle forze politiche esattamente quanto chiedevo io stesso: ‘dare vita alla costruzione di un processo politico non ancora tentato prima, che parta dal basso, in cui si risolvano conflittualità ormai arcaiche e si crei coesione tra partiti democratici, movimenti e società civile, per un futuro sostenibile da costruire insieme’. A questo invito rispondo proponendo di incontrarci subito con i cittadini, il Pd, le altre forze politiche che aderiranno – continua Ghiretti – per stabilire regole condivise, tempi corretti per le consultazioni, che permettano un confronto disteso con la città. Parma viene per prima, è questo il senso della mia disponibilità a un passo indietro. Sono fiducioso che nessuno si opporrà a un percorso di trasparenza e di apertura”.
Insomma, sembra ormai una corsa alle primarie del Pd, anche se proprio Roberto Ghiretti pare abbia avuto di recente qualche richiesta di disponibilità da parte di forze politiche legate al centrodestra.
“Tanti oggi scrivono che il succo di questo messaggio è che vogliamo fare le primarie del Pd – conclude Ghiretti -. È una semplificazione che non coglie il senso di questa iniziativa che invece punta a superare dinamiche che in passato hanno mostrato tutti i loro limiti. Il punto non è costruire un’alleanza con questa o quella forza politica, se così fosse avremmo già fallito in partenza; quello che serve è decidere di lavorare insieme per costruire una squadra e scegliere insieme il candidato attraverso un percorso chiaro, alla luce del sole e che coinvolga la città. Chi accoglierà questa istanza sarà il benvenuto a bordo! In questo senso sbagliano coloro i quali, da destra e sinistra, hanno risposto all’appello facendo subito distinguo e distribuendo patenti di “purezza” di cui davvero nessuno oggi sente il bisogno. In gioco c’è la creazione di qualcosa di davvero nuovo, in cui conti più l’ensemble che il direttore d’orchestra. Dunque nessun leader in veste di salvatore, nessuna preclusione, solo tanta voglia di misurarci sulle idee, superare gli ostacoli e tracciare la strada per il futuro di questa città”.