Un operaio di 37 anni in gravissime condizioni, ricoverato nel reparto di Rianimazione del Maggiore. E’ l’ennesimo incidente sul lavoro registrato nel Parmense in questo drammatico mese di novembre.
L’operaio – originario di Poviglio ma al lavoro a Lemignano di Collecchio, in in via Prampolini, in un’azienda che commercia e ripara macchine operatrici – venerdì pomeriggio, poco dopo le 15, è rimasto schiacciato dalla pala idraulica del bobcat che stava pulendo. All’improvviso, per motivi in corso d’accertamento da parte dei carabinieri di Collecchio e dei tecnici della Medicina del lavoro, la palla si è staccata finendo addosso all’operaio che ha riportato in particolare lo schiacciamento di una gamba. Subito sono intervenuti i militi del 118, ma viste le gravi condizioni del 37enne l’ambulanza è partita immediatamente verso la Rianimazione del Maggiore.
E’ il terzo gravissimo incidente avvenuto in poche settimane nel Parmense. Il primo in un’azienda di prefabbricati di Monticelli, che ha portato in Rianimazione un dipendente di 44 anni (l’incidente), l’altro, costato la vita a un operaio di 48 anni, Mario Rampulla, all’Interporto di Fontevivo (leggi). Ma per Parma è stato un anno particolarmente nero: a settembre è morto Edoardo Mora, appena 22 anni, travolto dal bobcat alla Nau (leggi); a ottobre è rimasta ferita gravemente una donna dipendente di un’azienda di Baccanelli (leggi). E andando ancora più indietro di appena qualche mese, ci sono da registrare altri due morti: un 34enne di Albareto morto precipitando dal tetto a Bedonia a giugno (leggi); sempre a giugno un dipendente della Latticini Parma gravemente ustionato a Lemignano (leggi); un altro operaio ferito gravemente ad agosto in un cantiere a Berceto (leggi). E questo solo per citare i casi più gravi e più recenti. Un prezzo davvero troppo alto da pagare.