La Galleria Nazionale di Parma potrà tornare ad esporre al pubblico il Gesù Cristo con in spalla la croce durante il Calvario accompagnato dalla Madonna, la Maddalena, San Giovanni e alcuni soldati, dipinto nel Cinquecento dal parmigiano Lodovico Marmitta. Il restauro dell’imponente tavola lignea – alta quasi tre metri e larga due – del Marmitta, nato a Parma nel 1503 e diventato un importante pittore, miniatore, cesellatore e orefice già in giovane età, è stato possibile grazie a Credit Suisse.
L’opera che faceva parte della chiesa di San Pietro Martire, demolita durante l’era napoleonica, fin dall’800 era finita nell’anonimato dei depositi della Galleria Nazionale. Ma da ora in poi potrà essere esposta finalmente al pubblico.
La presentazione dell’opera riportato all’antico splendore si è poi trasformata in un tavolo di discussione sull’importanza della finanza per poter preservare l’immenso patrimonio artistico italiano e quelli che sono i trend macroeconomici più importanti in questo momento, presso la Biblioteca Palatina che ha fatto da cornice unica all’incontro. A fare gli onori di casa Stefano Vecchi, responsabile del Private Banking di Credit Suisse in Italia, Gennaro Del Sorbo che dall’ufficio di Parma si occupa di tutta la regione, Loris Centola a capo della Ricerca della Banca, e altri ospiti delle istituzioni e dell’imprenditoria parmigiane.