Fuori di casa al freddo per punire un ritardo, cinghiate per un brutto voto a scuola, persino peperoncino sugli occhi se guardava qualcosa che non doveva. Erano questi i metodi educativi di una madre di 32 anni, nigeriana, immigrata da tempo in Italia, che ha riavuto suo figlio solo dopo 10 anni. Per il ragazzino, però, l’arrivo nel parmense, da una madre quasi sconosciuta, si è ben presto tramutato in un incubo.
A mettere finire a tutto, nel settembre di due anni fa, i servizi sociali che già seguivano la famiglia. Il ragazzino, che frequentava le medie, si è confidato con le operatrici ed è subito scattato l’allontanamento temporaneo da casa. Oltre alla denuncia a carico della madre, che oggi è comparsa in tribunale dove ha avuto una condanna a 4 mesi di reclusione, pena sospesa. L’accusa? Abuso dei mezzi di correzione e lesioni ai danni del figlio. Il ragazzino, nel frattempo, è rientrato in famiglia.
