Un anno e mezzo di reclusione per aver trasformato in un inferno di insulti e botte la vita della compagna, nonostante gli occhi sgranati dal terrore dei figlioletti costretti ad assistere alle violenze quotidiane tra le mura della loro casa di Mezzani. Un incubo finito dopo un anno perché la donna, una 27enne, stanca di sopportare ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine. A giugno scorso è quindi scattato l’arresto del compagno violento, un 36enne di Mezzani, e oggi è arrivata la condanna con il patteggiamento. Ma il gup Alessandro Conti non ha concesso la sospensione della pena, quindi il 36enne rimarrà nel carcere di via Burla dove si trova già recluso.
L’uomo temeva che la compagna lo tradisse e per questo la riempiva di calci e pugni, anche all’inguine, vietandole pure qualsiasi contatto con l’esterno. Tra gli episodi contestati al 36enne mezzanese, l’aver colpito con una stampella la compagna durante il battesimo della figlioletta. Adesso la condanna a un anno e mezzo di reclusione con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.