18 Novembre – L’ex br Faranda a Fidenza per “Misericordia e Giustizia”

18 Novembre – L’ex br Faranda a Fidenza per “Misericordia e Giustizia”

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Un’ex brigatista rossa e il figlio di una delle vittime faccia a faccia quarant’anni dopo. Un evento che cade giusto in chiusura dell’Anno santo della Misericordia e si svolgerà a Fidenza, venerdì 18 novembre, con inizio alle 21 nella chiesa di San Giorgio Martire.

Negli ultimi anni, lontano dai riflettori mediatici della scena pubblica, vittime e responsabili della lotta armata degli anni Settanta hanno cercato, insieme, di ricomporre la ferita lasciata aperta da quegli anni sofferti. Da quell’esperienza è nato il volume “Il libro dell’incontro. Vittime e responsabili della lotta armata a confronto”.

Al termine dell’Anno della Misericordia, l’Azione Cattolica Diocesana pone la sua attenzione sul tema, sempre di grande attualità, del rapporto tra “Misericordia e Giustizia”, che sarà il protagonista dell’omonimo incontro, organizzato in collaborazione con la Diocesi di Fidenza e con il patrocinio del Comune di Fidenza, che vedrà la presenza di padre Guido Bertagna, curatore del volume, di Adriana Faranda, ex brigatista, e di Giovanni Ricci, figlio dell’appuntato Domenico Ricci, autista di Aldo Moro, ucciso in via Fani il 16 marzo 1978 durante le concitate e mai del tutto chiarite fasi del sequestro del leader della Democrazia Cristiana. Le conclusioni saranno del vescovo di Fidenza, monsignor Carlo Mazza.

Padre Guido Bertagna lavora dal 1997 al 2009 presso il carcere di San Vittore, dove incontra diversi responsabili della lotta armata e comincia a intessere rapporti individuali con loro e questo rappresenta l’avvio dell’esperienza di incontro narrata nel volume.

Adriana Faranda entra nelle brigate rosse nell’autunno del 1976 e ne dirige la colonna romana, che organizza il sequestro di Aldo Moro. Insieme al compagno Valerio Morucci si oppone alla decisione di uccidere lo statista e per questo esce dalle Br. Viene arrestata nel maggio del 1979. Negli anni ’80 si dissocia dalle Br e diventa uno dei principali promotori del movimento dei dissociati, che riconoscono le loro colpe pur non denunciando i loro compagni. Nel 1994 esce dal carcere in libertà condizionata.

L’appuntato Domenico Ricci era da vent’anni autista e membro della scorta del presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Il 16 marzo 1978 viene crivellato di colpi in via Fani insieme agli altri componenti della scorta: Oreste Leonardi, Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.

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