“Il pareggio con la Maceratese ci può stare”. Il ds Andrea Galassi assolve così mister Luigi Apolloni e i suoi ragazzi dopo la trasferta non esaltante di Macerata, in cui il Parma Calcio 1913 ha perso l’occasione ghiotta di conquistare il primato solitario in graduatoria.
“Visti i risultati degli avversari e delle dirette concorrenti, sabato scorso c’era l’aspettativa di vincere la gara di Macerata per essere primi in classifica da soli. Bisogna anche pensare, però, che venivamo da quattro vittorie consecutive e giocavamo sul campo di una squadra che aveva bisogno di punti, che ha fatto una partita conservativa, attendista, aspettandoci a metà campo. Qualche occasione l’abbiamo creata, ma per diversi motivi non l’abbiamo concretizzata. Ci siamo riusciti su una palla inattiva, ma il gol ci è stato annullato. Non recriminiamo, però, su questo episodio. Sia per nostra filosofia e mentalità sia perchè onestamente non so se fosse da convalidare o meno, non avendo visto bene il particolare dell’azione”, ha detto il direttore sportivo alla ripresa degli allenamenti al Centro sportivo di Collecchio.
Ma non nega, Galassi, che “ci rimane un po’ di rammarico, perché poteva essere una gara che ci proiettava in vetta. Un pari in trasferta, dopo quattro successi consecutivi, ci può anche stare. La partita, nei dieci minuti iniziali, l’abbiamo anche approcciata bene, perchè siamo riusciti ad arrivare là davanti una volta con Nocciolini, una con Calaiò e una con Mazzocchi, vicini al vantaggio. Poi, abbiamo sbagliato la scelta di tempo o l’ultimo controllo. Il campo pesante, inoltre, non ha agevolato la squadra che stava facendo gioco. C’è, poi, da dire che sabato diversi nostri giocatori erano sotto tono – ammette Galassi –. Fisiologicamente ci può stare, nell’arco di un campionato. I giocatori non sono degli autonomi o dei robot”.
Sul campionato, il direttore sportivo del Parma ha le idee piuttosto chiare: “Vedo un bell’equilibrio verso l’alto in questo girone di Lega Pro. A marzo e ad aprile bisognerà dare il segnale forte. Ci auguriamo di arrivare a quel momento del campionato nelle condizioni giuste per poter dire la nostra. Ci sono sei o sette squadre competitive che possono vincere con chiunque, come per esempio la Feralpi. La sensazione che le squadre che hanno qualcosa in più delle altre siano il Parma, il Venezia, il Bassano, la Reggiana e il Padova. Poi, ci sono la mina vagante Pordenone e la Sambenedettese che può diventare l’outsider. E’ un girone in cui bisogna fare attenzione e non sottovalutare certi pareggi, in particolare in trasferta – sottolinea ancora Galassi -. Per esempio, andare a vincere o a far risultato positivo in un campo come Santarcangelo o altri non è scontato. Ecco, la continuità è fondamentale, è più importante dell’alternanza vittoria-sconfitta-vittoria-sconfitta. La continuità di risultati alla lunga paga, oltre a dare più autostima.
Sul prossimo futuro del Parma, che dovrà vedersela con squadre per nulla facili, Andrea Galassi si mostra sereno: “Il derby con la Reggiana è importante che tutti abbiamo la possibilità di vederlo dal vivo. Vogliamo giocare questa gara in modo che i tifosi possano venire in massa a Reggio. Lunedì sera mi sembra sia una buona soluzione, sicuramente meglio di lunedì pomeriggio. A fine anno, in dicembre, ci aspettano Bassano, Sudtirol e Reggiana. Preferisco affrontare squadre che vengono a giocare piuttosto che squadre che si chiudono. Non ne vedo una più difficile delle altre. Non sarà semplice andare a giocare a Bolzano, ma anche con Bassano e Reggiana. Sappiamo di essere una squadra forte, non dobbiamo temere gli altri, dobbiamo fare bene noi. Credo sia fisiologico anche che alcuni giocatori non stiano rendendo secondo le aspettative. C’è tempo affinché esprimano il massimo, anche per questo motivo credo che questa squadra abbia grandi margini di crescita. Dei singoli non mi piace parlare. Questa squadra sta facendo un buon percorso nonostante le difficoltà. Certo, non ci nascondiamo: nessuno è soddisfatto, perché possiamo e dobbiamo fare meglio. Ci teniamo ben stretti, però, i 25 punti ma è ovvio che mi aspetto di riuscire a fare qualcosa di più nelle prossime sette otto partite. Il mercato? Dobbiamo partite dalla base che abbiamo. Le valutazioni si faranno al momento opportuno, alla fine di queste sette otto gare. Occasioni in cui alcuni giocatori avranno la possibilità di esprimere il loro valore. Noi valutiamo e stiamo attenti, ma il discorso mercato entrerà nel vivo dopo l’ultima partita di dicembre”.