Il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, è finito nel tritacarne dei social, bersaglio di minacce ed insulti da parte di fidentini e non. Tutto per aver ospitato in città, in occasione dell’inaugurazione del rinnovato pronto soccorso di Vaio, niente di meno che il presidente del consiglio Matteo Renzi. Il primo cittadino ha affidato tutto – “con nomi e cognomi” – alla polizia postale, sperando di avere giustizia.
Massari pensava di mettersi un’altra medaglia sul petto ospitando per la prima volta a Fidenza un capo del governo, ma l’aria che al momento tira in Italia non è affatto buona. Con un Paese spaccato tra il “si” e il “no” e forse anche deluso da qualche promessa mancata. Nulla che possa mai giustificare la violenza, neppure verbale. Ma anche questo è il Paese… Basti ricordare che alle ultime amministrative in grandi città, diversi candidati del Pd, temendo conseguenze negative, hanno gentilmente rifiutato la presenza di esponenti del governo alla chiusura delle loro campagne elettorali.
“Grazie alle segnalazioni di tantissime e tantissimi di voi ho trovato nuove minacce, insulti e offese di ogni genere, compreso il titolo di “handicappato” per me e per tutti coloro che erano all’inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso – sottolinea il sindaco Andrea Massari nella sua pagina facebook -. Nella denuncia che ho firmato per le minacce di morte e gli insulti ricevuti da me e dal Presidente del Consiglio ho raccontato agli inquirenti passo passo e con nomi e cognomi tutta questa storia pazzesca, partita dalla bufala di una malata respinta al Pronto Soccorso in occasione della visita del Premier. Peccato – aggiunge Massari – che per la capogruppo di Forza Italia Francesca Gambarini mi sarei attribuito minacce e insulti destinate a Renzi, solo per avere mezzo minuto di visibilità. Siamo davvero alle comiche. Uno dei commentatori ad un suo post mi augura e ci augura un “cancro letale” ma il cattivo sarei io. Peraltro segnalo che il commento è ancora on line senza che qualcuno si sia preso la briga di rimuoverlo e magari di scusarsi. Vedremo se ci riuscirà la Giustizia italiana, perché è ora di finirla con questi spacciatori di violenza”.
Massari ricorda anche che tra i commenti sui quali dovrà indagare la giustizia, c’è anche quello di “un docente di una scuola pubblica che voleva tirare “una spranga in fronte a sta merda” – Matteo Renzi –, scrivendolo in un social letto da molti studenti”.
“La consigliera Gambarini, non senza fatica, ha scritto in un commento nella mia pagina fb che il cancro non si augura a nessuno. Bene, peccato che la fidentina Annalisa La Fiura abbia augurato a me e a Renzi di “prenderne uno” conquistando 8 like, uno dei quali appartiene proprio all’esponente di Forza Italia. Anche questo commento postato sulla pagina di un ex assessore è tutt’ora on line“, commenta ancora il sindaco di Fidenza
Che poi forse spinto da una comprensibile rabbia, forse eccede, facendo egli stesso da cassa di risonanza al coro stonato di insulti e minacce. Forse non è il caso di scendere fin nel dettaglio…
Ma dalla ricerca dei cecchini fino alle taniche di benzina contro gli immigrati, oltre allo spreco di aggettivi contro Renzi e Massari, ce n’è di ogni.
“Chiudo dicendo che in tre giorni di discussioni, non c’è stato un solo consigliere d’opposizione che ha sentito la necessità anche solo di facciata di prendere le distanze da questa fogna – lamenta infine il sindaco Andrea Massari -. Anzi, l’operazione della denuncia per loro sarebbe stata studiata a tavolino. E’ proprio vero che uno parla come mangia. Comunque sia, dico a tutte e a tutti di non dare per scontato che questa sia la prassi. Per questo c’è bisogno del vostro aiuto e della vostra vostra voglia di prendere parte ad un confronto in cui si può benissimo dire che qualcuno o qualcosa non sono apprezzati, senza scadere nelle minacce e negli insulti. Ogni giorno diamoci da fare per denunciare quando serve e sempre per portare toni civili in discussioni che non avvengono sulla luna ma su queste nuove piazze digitali. Sono tanti i Sindaci, gli amministratori, i cittadini per bene che sono minacciati e insultati in questo modo, ma dobbiamo essere uniti e dimostrare che la violenza non porta e non porterà da nessuna parte”.
Più che le minacce e gli insulti a Renzi e Massari, che hanno spalle abbastanza larghe, in questa vicenda fa male in particolare l’uso del termine “disabile” o, peggio, “handicappato”, con accezione così dispregiativa. Questa non è contestazione politica, è stupidità umana davanti alla sofferenza di tanti cittadini diversamente abili e senza colpa alcuna. Ma nessuno nell’agone fidentino ha sentito il bisogno di dire che, in fondo, siamo un po’ tutti handicappati.