Un consiglio comunale straordinario aperto a tutte le altre istituzioni coinvolte nella gestione della sicurezza della città. La richiesta arriva da Paolo Buzzi, capogruppo di Forza Italia al Comune di Parma, come al solito spalleggiato da Francesca Gambarini, capogruppo in consiglio comunale a Fidenza e spesso in prima linea sui temi della sicurezza anche nella cittadina borghigiana.
“Ronde in auto per disturbare i pusher e i loro clienti. E’ quello che sono costretti a fare i residenti di alcuni quartieri di Parma, ormai totalmente in mano agli spacciatori. E’ una notizia che ci preoccupa moltissimo e che sale agli onori delle cronache dopo un fatto sconcertante quale è l’omicidio di alcuni giorni fa nel quartiere San Leonardo. Non è possibile che i parmigiani siano costretti a rischiare in prima persona per cercare di avere un po’ di tranquillità e di non dover aver paura ogni volta che escono di casa“, sottolineano i due esponenti di Forza Italia.
Che aggiungono: “Ricordiamo bene che il Prefetto si era espresso in maniera molto critica sulle ronde ma pensiamo che prima di giudicare dovrebbe mettere i cittadini nelle condizioni di non sentire le esigenze di monitorare la sicurezza del proprio quartiere. Non è certo per divertimento che escono in auto per cercare di disturbare gli spacciatori. Il Prefetto perciò si attivi per fare in modo che il Ministero dell’Interno colmi le lacune delle piante organiche delle forze dell’ordine, in modo da dare loro la possibilità di essere presenti in forze sul territorio e fare il loro lavoro nel migliore dei modi“.
“Chiederò la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Parma per affrontare questo tema – annuncia quindi Paolo Buzzi -. Dovrà essere un consiglio aperto alla partecipazione di tutte le istituzioni: il Comune, la Provincia, la Regione, i parlamentari, il Prefetto, il Questore. Non dobbiamo dividerci su questi temi ma chiedere tutti uniti rinforzi per le forze dell’ordine della nostre città. Il morto a quanto pare c’è stato. Cosa ancora vogliamo aspettare?”.