Un gruppo di persone detenute in “Alta Sicurezza”, coordinate da Carla Chiappini, giornalista con grande esperienza di carcere e di scrittura autobiografica, e diretto da Ornella Favero, ha iniziato a lavorare per produrre i primi articoli e le prime notizie dal carcere di Parma, ma anche per riflettere su temi spinosi come l’ergastolo.
“Per noi – dichiarano i redattori ristretti – è molto importante cercare di aprire un dialogo con la città e il territorio di Parma perché siamo certi che l’umanizzazione della pena passi necessariamente attraverso l’incontro tra cittadini liberi e cittadini ristretti. Siamo consapevoli che il carcere è realmente un quartiere della città e non può essere lasciato ai margini, ma deve essere ricollocato nel cuore e nella testa delle persone e delle istituzioni. Nell’occasione desideriamo esprimere la nostra gratitudine al direttore dottor Carlo Berdini che ha accolto con favore la nostra iniziativa, trovandola in linea con il percorso che l’Istituto di Parma ha intrapreso”.
“Aprire una redazione nel carcere di Parma – racconta Ornella Favero – per me significa anche cominciare ad esportare in altri territori l’esperienza di Ristretti Orizzonti, basata soprattutto sull’apertura delle carceri al mondo esterno e sul confronto tra la società libera e le persone detenute. Ci impegneremo quindi per iniziare questo dialogo, a partire dalla ricerca di un rapporto stabile con le scuole della città”.
Info: www.ristretti.org