Cibus Tec: food e meccanica, coppia vincente

Cibus Tec: food e meccanica, coppia vincente

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L’eccellenza italiana del food rispecchia quella del settore meccano-alimentare che continua ad incrementare le sue quote di mercato a livello globale. Lo dicono le previsioni dell’ufficio studi Anima-Confindustria. Nel 2015 la produzione di macchine per l’industria alimentare ha realizzato un giro d’affari di 5,18 miliardi mentre le previsioni per l’anno in corso parlano di 5,26. Le esportazioni hanno raggiunto i 3,44 miliardi e quest’anno dovrebbero crescere ancora a 3,51.

Lo dicono anche i numeri che hanno caratterizzato la 51ma edizione di Cibus Tec, il salone delle tecnologie alimentari che ha chiuso i battenti nei giorni scorsi alle Fiere di Parma: 1200 espositori (+ 30%) di cui un terzo stranieri provenienti da 25 paesi (con la Germania al primo posto); 35mila operatori (40% stranieri) che hanno fatto balzare in avanti del 20% le presenze rispetto alla scorsa edizione. E, soprattutto, 3000 top buyer provenienti da 75 paesi e 5 continenti.

“In questi anni  – afferma soddisfatto Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma – in Fiere di Parma abbiamo costruito un centro di competenza altamente specializzato, composto da un gruppo di giovani motivatissimi, che collabora con i protagonisti italiani del meccano-alimentare. Questo nucleo di esperienze e competenze si sta integrando rapidamente con il network mondiale di Fiere di Colonia mettendo a disposizione dei nostri espositori opportunità uniche in tutto il mondo anche grazie alla relazione privilegiata che le nostre Fiere hanno con l’industria alimentare attraverso Cibus ed Anuga”.

Questa è infatti la prima edizione del nuovo Cibus Tec firmato “Koeln Parma Exhibitions” (Kpe) la nuova società al 50% di Fiere di Parma e Fiere di Colonia, polo fieristico dall’indiscussa leadership con appuntamenti quali Anuga e Anuga Foodtec, per creare la più grande piattaforma al mondo per il food & foodtec. In occasione di Cibus, la grande esposizione dell’alimentare che si è svolta lo scorso maggio a Fiere di Parma, sono state presentate oltre 1000 novità di prodotto. Questo grazie, non solo all’eccellenza delle materie prime e alla fantasia delle aziende, ma anche ai costruttori del meccano alimentare che, con capacità “sartoriale”, forniscono le migliori soluzioni per produrre, conservare e confezionare su larga scala tutto ciò che per l’industria committente fa tendenza.

“Un modello di artigianalità del tutto italiano che è un esempio di innovazione, qualità e design. A Parma lo rappresentiamo dal 1939 – puntualizza Cellie – motivo per cui i tedeschi ci hanno scelto per conquistare i nuovi mercati”.

“Per vincere le sfide nei Paesi emergenti – conclude Thomas Rosolia Ceo Koelnmesse Italia – puntiamo sul made in Italy. Il primo banco di prova per Kpe, Cibus Tec, è stato superato con successo. Ci attende ProFoodtec a Chicago il prossimo aprile cui seguiranno altri progetti in Sud America e India”.

Il ruolo delle tecnologie, supportate da ricerca e innovazione, si rivelerà fondamentale per accompagnare, a detta degli esperti presenti nella quattro-giorni a Cibus Tec, la crescita delle imprese dell’agroalimentare, in particolare appunto in India dove il food processing è tra i 25 settori interessati al progetto “Make in India” lanciato due anni fa dal governo Indiano con l’obiettivo di innalzare il contributo del settore manifatturiero dall’attuale 16% al 25% del 2025.

Cibus Tec, tornerà alle Fiere di Parma dal 22 al 25 ottobre 2019. Nel frattempo l’alleanza tra Colonia e Parma guarda al mondo e porta il “made in Italy” in tourneé. Questo permetterà alle imprese italiane di essere supportate nella promozione all’export delle proprie tecnologie da Fiere di Parma e Koelnmesse (Fiere di Colonia).

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