Restrizioni alla frontiera con l’Austria, Unioncamere Emilia Romagna: si uccide la nostra...

Restrizioni alla frontiera con l’Austria, Unioncamere Emilia Romagna: si uccide la nostra economia

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Camera di commercio ParmaCamere di Commercio dell’Emilia Romagna in allarme per le imminenti restrizioni al traffico alla frontiera con l’Austria, in particolare ai valichi di Brennero, Tarvisio e Resia, a causa dell’introduzione di procedure restrittive più complesse per il controllo sui flussi di migranti, suscitano viva preoccupazione circa l’impatto negativo che inevitabilmente si riscontrerà sul traffico merci, su strada e ferrovia, oltre che sulla movimentazione delle persone.

“Si tratta di una minaccia per tutta l’economia delle regioni della Pianura Padana – si legge in una nota di Maurizio Torreggiani, presidente Unioncamere Emilia-Romagna – La prospettiva di restrizioni al traffico potrebbe infatti causare il parziale blocco del confine del Brennero, dove sono transitati, nell’anno 2014, circa 8,5 milioni di mezzi leggeri e 3,2 milioni di mezzi pesanti. Complessivamente nello stesso anno hanno attraversato il valico 41 milioni di tonnellate di merci. Per le imprese dell’Emilia-Romagna e l’economia dell’intera pianura padana, che ha forti e crescenti relazioni commerciali con Austria e Germania, Paesi con i quali l’import-export della nostra regione su sola gomma nei primi nove mesi del 2015  ha superato i 3 milioni di tonnellate, e con i Paesi del nord e dell’Est Europa, si aprirebbe uno scenario molto preoccupante. Stiamo parlando infatti – continua Torreggiani – di uno snodo centrale per l’intera economia nazionale sul quale si affacciano le regioni più avanzare del sistema Italia, con relazioni solide e proficue con i bacini produttivi dei territori più avanzati e innovativi d’Europa, quelli di Tirolo ed Austria, Baviera e Germania, Paesi del Nord-Est Europa, relazioni per altro in via di ulteriore rafforzamento. La nostra regione rappresenta, di fatto, la più grande piattaforma logistica a livello nazionale, perché la posizione geografica ci colloca al centro dei flussi tra il centro-Sud Italia ed il Centro-Nord Europa. L’intero e complesso settore della logistica conto terzi in Emilia-Romagna, nel 2012 faceva registrare un fatturato di circa 8 miliardi di euro, per il 50% realizzato dall’autotrasporto”.

Insomma, un provvedimento quello annunciato dall’Austria, che potrebbe dare il colpo di grazia ai timidi segnali di ripresa registrati in quest’ultimo periodo. Effetti negativi in vista – sottolineano da Unioncamere Emilia Romagna – non solo per l’export, ma anche per il turismo.

“Le Camere di commercio e il sistema delle imprese dell’Emilia-Romagna – conclude il presidente Torreggiani – lanciano pertanto un preoccupato grido d’allarme, e chiedono alle autorità di governo nazionali e regionali massima attenzione ed impegno nel seguire da vicino l’evolversi della situazione, intervenendo anche presso l’Unione Europea per evitare che gli annunciati provvedimenti restrittivi del governo austriaco finiscano per ritorcersi sulle nostre imprese e la nostra economia”.

 

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