A Parma ci sono “Maschi che si immischiano” per fermare la violenza sulle donne. Uomini veri che si oppongono con fermezza ai presunti uomini che tra le mura di casa risolvono ogni questione a suon di botte o anche peggio.
Negli ultimi 10 anni Parma ha registrato un tragico primato: è tra le “capitali” dei femminicidi. Dalla giovanissima Virginia Fereoli uccisa a coltellate in un parco di Felino nel 2006 ad Elisa Pavarani, trafitta allo stesso modo nel 2016 in città. Due sorrisi spenti per sempre da uomini che dicevano di amarle.
Per non parlare poi della sfilza di fascicoli arrivati in tribunale pieni zeppi di episodi di violenza, maltrattamenti, lesioni, stalking. Tutto qui a Parma, dietro la porta accanto. Sotto gli occhi di molti.
“Nessuno di noi può e deve pensare di non sentirsi coinvolto in questo dramma, né può e deve pensare di non poter contribuire a cancellarlo. Soprattutto noi uomini”, dicono i “Maschi che si immischiano”.
Il primo appuntamento è per venerdì 25 novembre alle 18 in piazza Garibaldi, alla manifestazione per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Non una manifestazione di femmine o di femministe, ma un momento in cui devono esserci anche gli uomini – in gran numero – al fianco del Centro Antiviolenza e delle donne di Parma.
I “Maschi che si immischiano” hanno anche una pagina facebook, attraverso la quale si possono seguire appuntamenti ed iniziative.