22 ottobre – “Homicide House” al Teatro di Ragazzola

22 ottobre – “Homicide House” al Teatro di Ragazzola

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catturaLa compagnia MaMiMò presenta al Teatro di Ragazzola, sabato 22 ottobre alle 21.15, lo spettacolo “Homicide House”, un avvincente thriller teatrale che disegna un panorama surreale sulle nostre quotidiane paure scritto dal giovane autore Emanuele Aldrovandi (vincitore con questo testo del Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli) e messo in scena da Luca Cattani, Cecilia di Donato, Marco Maccieri, Valeria Perdonò.

Indebitato per problemi di lavoro, un uomo finisce vittima di un gioco al massacro riservato a facoltosi in cerca di emozioni forti. Un gioco che non lascia scampo e che affida all’uomo il compito di spiegare al mondo, con ipocrisia e falsità, una storia troppo complicata. “Homicide House” è una parabola eloquente sui pericoli della nostra società. Scrive in una nota il regista Marco Maccieri: “Davanti all’esasperazione dell’estetica, alla sua esplosione sempre più selvaggia e incondizionata, la crescita personale viene relegata al caso, se avviene, quasi come un accadimento probabile ma del tutto accessorio, in una vita dedita al successo e alla propria affermazione sopra e verso gli altri. Così può accadere che pezzi della nostra anima scompaiano lentamente dalla nostra geografia interiore per lasciare posto ad una fredda, lucida e spietata intelligenza fine a se stessa, che spinta all’estremo dalle brame proposte dai nostri modelli sociali, può portare alle situazioni disumane, come quelle raccontate in “Homicide House”.

Dopo l’illuminismo e la rivoluzione tecnologica l’uomo continuerà a “plastificarsi” inesorabilmente o troverà dentro di sé ancora una piccola scintilla di sincerità e di autenticità? Il coraggio e la bellezza di esprimere le proprie debolezze ed emozioni sono la nostra vera natura oppure rappresentano accessorie implosioni in un mondo costruito sempre più artificialmente? Sulla scena i due personaggi, inesorabilmente “plastificati”, sono Tacchi a Spillo e Camicia a Pois, che non a caso l‘autore Aldrovandi chiama coi nomi dei loro indumenti, simbolo di una mutazione già avvenuta dello spirito; i loro antagonisti, Uomo e Donna, quasi Adamo ed Eva, rappresentano simbolicamente l’importanza del sentimento e della condivisione, che un vecchio debito di passione, come uno scheletro nell’armadio taciuto per anni e rappresentativo di una delle nostre tante debolezze, innesca l’avvenimento di partenza di tutto lo spettacolo. Credere nel potere di calcolo e controllo del nostro cervello oppure credere nella forza invisibile di ciò che sentiamo? Come affrontare una scelta? E soprattutto, perché la paura è nostra compagna quotidiana di viaggio?” Se il dilemma attorno a cui ruota il dipanarsi della storia appartiene di diritto alla normalità prosaica (si può mentire a fin di bene o, al limite, nel nome del male minore?), i personaggi dimostrano di essere istanze filosofiche, portatori di una determinata poetica del pensiero, prim’ancora che entità finzionali: non è un caso se Uomo, che nasconde alla donna amata il vizio di indebitarsi per il puro piacere di farlo, dovrà condurre i suoi equivoci commerci con loschi figuri quali Camicia a pois e Tacchi a spillo, riuscendo a salvare la pelle senza alcuno sforzo pratico ma con un puntuale esercizio della parola.

La Casa degli omicidi è un meccanismo di sevizie psicologiche che ferisce e uccide con il ragionamento piuttosto che con le sole armi di tortura. Un’idea originale alla base della scrittura e un linguaggio disinvolto e agile nell’alternare isolati e funzionali monologhi a fulminanti e accesi dialoghi fanno del testo un riuscito e promettente esperimento. Uno spettacolo senza cali di ritmo, sostenuto da ottimi interpreti e con un’attenzione ai dettagli che gli conferisce un aspetto ancor più accattivante: dalla scelta dei costumi, agli accessori dei personaggi, fino al singolare gioco di contrappesi che permette di lasciare sospesi i mobili, creando un’atmosfera surreale, che evoca la sospensione che vive il protagonista, un pericoloso e precario equilibrio, in bilico tra vita e morte. Biglietti a 15 euro, per prenotazioni 339 5612798. Per altre informazioni www.teatrodiragazzola.it.

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