Un altro caso di legionella è arrivato all’ospedale Maggiore. Dopo tre giorni di pax, l’epidemia torna a colpire, dunque, anche se sono ancora in corso le verifiche per accertare se anche questo caso, il 41esimo in città, sia o meno correlato alla zona rossa del Montebello.
Il bollettino ufficiale emesso da Ausl e Azienda ospedaliera oggi parla quindi di 8 ricoverati all’ospedale Maggiore di Parma, dopo una dimissione avvenuta nella serata di venerdì, e uno resta ricoverato al Santa Maria di Borgotaro. Le condizioni di tutti i ricoverati sono in costante miglioramento, con altre dimissioni previste nei prossimi giorni.
Il barlume di ottimismo degliultimi giorni si spegne quindi improvvisamente, anche se gli esperti al tavolo interistituzionale riunito oggi in Comune (leggi) non hanno escluso la possibilità di nuovi casi. Ma il problema più grosso rimane l’individuazione della fonte di questa epidemia. Non sono ancora stati resi noti i risultati definitivi sui campioni prelevati dalle torri di evaporazione del centro contabile di Banca Intesa, né quelli di Poste Italiane di via Pastrengo, né di altre risultate comunque positive al batterio. E c’è il timore che la causa potrebbe non essere mai trovata, lasciando nel dubbio e nella paura un intero quartiere come quello del Montebello.
