La buona notizia è che da 6 giorni non si registrano più sintomi legati alla legionella, ma sul fronte delle indagini per cercare di risalire all’origine dell’epidemia resta ancora molto da fare. Le torri di evaporazione nel raggio di un chilometro da Piazzale Maestri sono state spente, controllate e nei casi necessari bonificate. Adesso – in attesa dei risultati sui campionamenti effettuati – si sta allargando il raggio della “zona rossa” per la verifica di altre torri di evaporazione più distanti.
Questo il quadro emerso dal tavolo interistituzionale riunito oggi in municipo dal sindaco Federico Pizzarotti, al quale hanno preso parte il capo di gabinetto Francesco Cirillo, il direttore sanitario dell’Ausl Ettore Brianti, Franca Sciarrone, direttore Servizio Igiene e sanità pubblica, Maurizio Impallomeni e Bianca Borrini dirigenti medici della Sanità pubblica Auslm, i rappresentanti dell’unità di crisi sulla legionella della Regione, la coordinatrice scientifica Maria Luisa Moro ed il coordinatore operativo Roberto Cagarelli.
Si è trattato di un momento di confronto ed approfondimento sui risultati emerse e su quanto resta da fare. L’Ausl Parma, intanto, continua a fornire risposte quotidiane alla cittadinanza tramite il numero verde 800 033 033, la mail dedicata: [email protected]
Proprio l’esperto della Regione, Roberto Cagerelli, ha poi evidenziato il fatto che da 6 giorni non si segnalano più sintomi legati alla legionella, anche se non si può escludere del tutto che si verifichino nuovi casi.
Le indagini intanto proseguono: sono stati inviati ai laboratori specializzati regionali i campioni ambientali prelevati e alcuni campioni biologici all’Istituto Superiore di Sanità. A seguito, poi, dell’emanazione dell’ordinanza sindacale in merito alla presenza di torri di evaporazione sul territorio, si segnala, da parte di Ausl, che al momento è stata attuata una prima mappatura: sono stati, ad oggi, individuati 15 siti con più torri, in un raggio di 4 km da piazzale Maestri. Sono stati effettuati 40 campionamenti su 36 torri e gli esiti definitivi sono in via di accertamento. C’è ancora tempo per segnalare la presenza di torri di evaporazione, sempre nei termini stabiliti dall’ordinanza emessa dal sindaco il 7 ottobre scorso (leggi).
Tutti gli insediamenti e i siti che hanno torri di evaporazione nel raggio di 1 km, rispetto alla zona Montebello – piazzale Maestri, sono già stati spenti e, se necessario, sono stati bonificati. Da parte del primo cittadino, Federico Pizzarotti, l’obiettivo, a fronte della complessità della situazione ed a fronte del fatto che le analisi stanno andando avanti su tutti i fronti, è mantenere nel tempo un alto livello di attenzione sulle possibili fonti di esposizione in ambiente esterno, con modalità condivise tra le diverse competenze istituzionali.
In ospedale intanto continuano a migliorare le condizione delle persone ricoverate e presto potrebbero arrivare nuove dimissioni.
Parallelamente al lavoro delle autorità sanitarie, intanto, anche la Procura della Repubblica continua ad indagare sulla questione legionella attraverso i carabinieri del Nas e la superesperta nominata nei giorni scorsi. Al momento, però, si tratta soltanto di raccolta di informazioni per ricostruire il quadro in cui si è sviluppata l’epidemia. Non ci sono infatti persone iscritte nel registro degli indagati. Sul quale compaiono soltanto i reati per i quali si sta procedendo: epidemia, lesioni e omicidio colposi.