Migliora sensibilmente la situazione della diffusione della legionella a Parma: sono due giorni infatti che non si registrano più casi di positività al batterio. Il totale complessivo dei casi è pertanto fermo a 40 persone. La forte riduzione della diffusione – sottolineano l’Ausl e l’Azienda ospedaliera nel bollettino odierno – è ancor più significativa se si osserva l’andamento delle segnalazioni nelle scorse settimane: erano 22 i casi positivi nella settimana dal 26 settembre al 2 ottobre, poi sono drasticamente scesi a 11 nella settimana successiva fino a diminuire ulteriormente questa settimana, con due soli casi.
Sono in netto miglioramento anche le condizioni di salute di tutti i ricoverati all’ospedale Maggiore di Parma, dove nel tardo pomeriggio di ieri sono stati dimessi altri tre pazienti. Restano dunque otto i ricoverati al Maggiore e uno all’ospedale Santa Maria di Borgotaro: le condizioni per tutti sono in deciso miglioramento e le dimissioni per almeno la metà di loro sono previste entro questa settimana.
Prosegue intanto intensamente il lavoro congiunto di professionisti ed esperti di tutte le Istituzioni coinvolte nell’indagine ambientale epidemiologica, l’Unità di crisi sulla legionella istituita dalla Regione Emilia-Romagna che coordina l’attività sul campo delle due Aziende sanitarie di Parma, l’Arpae e la collaborazione dell’Istituto superiore di sanità. Allo scopo di garantire il censimento ed il controllo di tutte le torri evaporative è stata emanata lo scorso 7 ottobre, d’intesa con le Aziende sanitarie, l’ordinanza del sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Questo provvedimento, per tutelare ulteriormente la salute pubblica, intima inoltre ai proprietari di torri di evaporazione di effettuare le bonifiche e le manutenzioni comunque previste dalla legge.
Tutti gli insediamenti che dispongono di torri di evaporazione, presenti a Parma in un raggio compatibile con la zona della città (Montebello) dove si è registrata la maggior concentrazione di casi positivi nei giorni scorsi, sono stati oggetto di verifica, prevedendo, oltre alla raccolta dei campioni, un’attenta valutazione delle condizioni e dello stato di manutenzione o di bonifica. Alcuni di questi impianti, dove si era ravvisata la necessità, sono già stati spenti dai rispettivi titolari e, se necessario, sono state effettuate le bonifiche. In questi giorni, per prudenza, i controlli saranno estesi anche ad altre aree sempre più distanti dalla zona dove si sono verificati i casi. Non appena sarà disponibile il quadro complessivo verranno diffusi i dati e gli esiti definitivi degli esami sui campioni prelevati nelle torri di evaporazione censite.