Non risponde al gip Alessandro Conti che lo ha convocato per l’interrogatorio di garanzia, ma in compenso chiede attraverso i suoi legali la scarcerazione. Protagonista Aldo Pietro Ferrari, il faccendiere con una sfilza di incidenti con la giustizia, arrestato dalla Guardia di Finanza martedì scorso perché ritenuto a capo di un’organizzazione capace di mettere a segno una colossale truffa per 3 miliardi di euro (leggi). Vittime imprenditori in difficoltà che dopo aver pagato le commissioni dovute non hanno mai visto un centesimo di finanziamento. Malgrado l’organizzazione promettesse prestiti dai 5 ai 100 milioni di euro.
La richiesta di scarcerazione arrivata oggi al giudice Conti, che si è riservato di decidere in proposito, sarebbe giustificata con le condizioni di salute di Ferrari, che si muoverebbe con la sedia a rotelle in seguito ad alcuni interventi chirurgici alla schiena. Per quanto riguarda l’organizzazione individuata dalla Finanza e il suo ruolo nella stessa, invece, Ferrari si è avvalso della facoltà di non rispondere.