La Corte dei Conti promuove il rendiconto annuale 2013 del Comune di Parma. La magistratura contabile ha evidenziato che “non emergono gravi irregolarità contabili”, ma segnala come unica criticità ancora da superare il risultato economico negativo del bilancio. Problema nel frattempo superato già nel 2014, quando il Comune di Parma ha chiuso i conti con un avanzo di 2,1 milioni di euro.
La stessa Corte dei Conti, con le 56 pagine della delibera 148/2014, aveva pesantemente contestato invece la precedente gestione amministrativa relativa ai rendiconti 2011 e 2012, rilevando numerose criticità e gravi irregolarità, soprattutto riguardo alla gestione delle partecipate e alla situazione di squilibrio economico finanziario del bilancio lasciato dall’amministrazione Vignali.
“L’Amministrazione, nel ricordare come il 2012, in cui si ipotizzavano scenari da default e le opposizioni reiteravano richieste di pre dissesto, sembri ormai lontano, vuole esprimere viva soddisfazione per l’evidenza dei risultati del lavoro svolto – si legge nella nota diffusa dal Comune -. Non tutti i problemi sono stati risolti, ma anche la Corte dei Conti sostiene che la strada è stata quella giusta e si è conseguito il risanamento del bilancio sia del Comune che delle sue partecipate senza interventi traumatici, che avrebbero pesantemente penalizzato i cittadini, ma anche i fornitori e i creditori del Comune, come confermato dai consuntivi 2014 e 2015”.
L’assessore al bilancio Marco Ferretti e il sindaco Federico Pizzarotti ringraziano quindi gli altri componenti della giunta e i dipendenti del Comune di Parma, nonché gli amministratori e i liquidatori delle società partecipate, “per l’impegno, la determinazione e la fiducia con cui hanno lavorato per conseguire questo risultato positivo, convinti di operare per migliorare la qualità dei servizi nell’interesse dei cittadini di Parma”.