In provincia di Parma potrebbero arrivare le trivelle per la ricerca di gas naturale. Il tutto dipende dal ministero dello Sviluppo economico, al quale la società Pengas Italiana di Milano ha presentato lo scorso 19 dicembre (integrate poi il 27 gennaio) alcune richieste di permesso per la ricerca di idrocarburi sulla terraferma.
Per quanto riguarda il parmense, il progetto si chiama “Fontevivo” e interessa un’area di circa 41.140 ettari compresa tra i comuni di Fontevivo, Fontanellato, Busseto, Soragna, San Secondo, Polesine e Zibello, Sissa Tresasali, Torrile, Parma, Fidenza, Salsomaggiore, Noceto, Medesano, Collecchio. Le istanze sono state pubblicate sul numero di gennaio del Bollettino ufficiale dell’Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse.
Contemporaneamente la Pengas Italiana – che già opera in diversi territori nazionali, tra i quali la Basilicata e le province di Bergamo e Brescia – ha chiesto il permesso di ricercare gas naturale anche nel sottosuolo delle province di Cremona e Mantova, su un’area di 36mila ettari. Il progetto si chiama “Gussola”, ma interessa ben 31 comuni, dei quali 28 cremonesi (da Sospiro e Casalmaggiore, passando per Piadena e Torre de’ Picenardi) e tre mantovani (Bozzolo, Rivarolo Mantovano e Sabbioneta).
La Pengas Italiana, nata nel 2006, guidata dal presidente Luigi Cacchioni, ha un capitale sociale di 120mila euro suddiviso fra quattro soci: Cacchioni (30,83%); Godwin Debono (30,83%), Cuda società di Novara (30%) e Massimo Malpassi (8.33%).
LA REAZIONE DEL SINDACO DI FIDENZA
Il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, ha scritto ai consiglieri regionali di Parma e ai parlamentari eletti nel nostro territorio per chiedere loro un intervento utile a fare luce su una vicenda di cui il territorio era completamente all’oscuro.
“Quello che sorprende – spiega il sindaco Massari – è che di bollettino in bollettino si vada avanti senza che nessuno informi i sindaci e le comunità locali almeno dell’esistenza di un procedimento che li tocca da vicino. Non credo sia corretto che la mia comunità debba giocare la sua partita solo a cose fatte”.
Ecco il testo della lettera del sindaco Andrea Massari:
Apprendo in queste ore dalle agenzie e dai siti di informazione che una società avrebbe presentato un progetto per la ricerca di idrocarburi in un’area di 16 comuni, tra i quali Fidenza.
Leggo anche che (e cito tra virgolette) “l’istanza denominata Fontevivo è stata depositata lo scorso 19 dicembre e pubblicata sul Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse del 31 gennaio. È in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea. La richiesta è in fase di istruttoria preliminare e sarà oggetto di un parere da parte della Commissione per gli idrocarburi e le risorse minerarie del ministero. Tali permessi sono mirati a scandagliare il sottosuolo con trivellazioni alla ricerca di giacimenti di petrolio o gas naturale”.
Ora, prima di tutto mi pare che in questa storia qualcosa stoni: un’azienda ipotizza di cercare idrocarburi e avvia un percorso autorizzativo. Quello che sorprende è che di bollettino in bollettino si vada avanti senza che nessuno informi i Sindaci e le Comunità locali, almeno dell’esistenza di un procedimento che li tocca da vicino.
Siccome non credo sia corretto che la mia Comunità debba giocare la sua partita solo a cose fatte, ho bisogno di vederci chiaro e capire meglio di cosa stiamo parlando: che tipo di iter, che tempistiche, soprattutto che impatto ambientale. Non appartengo al partito del no a priori, ma credo che l’esperienza insegni che in genere – e in particolare quando ci sono situazioni potenzialmente delicate come questa – la trasparenza e il dialogo con le comunità locali sia il miglior antidoto spendibile.
Per questo chiedo ai consiglieri regionali e ai parlamentari eletti a Parma, unitamente al Presidente della Provincia, di darci una mano con un contributo informativo e un’azione nelle aule deputate.
Certo della vostra collaborazione, porgo distinti saluti.
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
A partire dalle segnalazioni dei sindaci di Fidenza e Medesano i parlamentari di Parma hanno presentato alla Camera e al Senato una interrogazione al ministro dello Sviluppo Economico, la modenese Federica Guidi, a proposito della richiesta di “permesso di ricerca in terraferma” che una società avrebbe avanzato su un’area nella provincia di Parma che interessa 16 comuni.
“Abbiamo dato seguito alle giuste preoccupazioni dei sindaci di Fidenza e Medesano – sottolineano i parlamentari Giuseppe Romanini, Patrizia Maestri e Giorgio Pagliari – La nostra sollecitazione è tesa a conoscere lo stato delle cose evidenziando la necessità, prevista per altro dalla legge, di un coinvolgimento dei sindaci senza il consenso dei quali non si può procedere all’autorizzazione”.
Nel testo dunque si chiede al ministro “Se vi è già un orientamento rispetto alla richiesta di permesso di ricerca e quando, in che tempi, si prevede, in forza di quanto previsto dal comma 34 dell’art. 27 della legge 99/2009, di coinvolgere i comuni interessati”.