“MaterTown”, a Palazzo Sanvitale la Parma del futuro

“MaterTown”, a Palazzo Sanvitale la Parma del futuro

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view2La Parma del futuro potrebbe essere quella in mostra a Palazzo Sanvitale. Una città che riparte dal suo centro storico, ridisegnato attraverso contributi multidisciplinari. “MaterTown”, la mostra di idee e progetti allestita a Palazzo Sanvitale, frutto di un lungo lavoro congiunto che ha visto impegnati Università e Comune di Parma, e che “regala” alla città tante idee e proposte progettuali per i prossimi anni, è stata inaugurata oggi.
Alla conferenza che ha preceduto l’inaugurazione, alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti, sono intervenuti il rettore Loris Borghi, l’assessore all’urbanistica Michele Alinovi, il prorettore Carlo Quintelli e il presidente di Fondazione Monteparma Roberto Del Signore, che ha fatto gli onori di casa sottolineando “l’interdisciplinarità di un progetto che ci propone di riappropriarci i luoghi suggestivi della città, contenuta in una mostra che la Fondazione è orgogliosa di ospitare“.
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Il restauro della Torre di San Paolo, realizzato con il contributo determinante di Fondazione Monteparma – ha esordito Michele Alinovi – è il primo tassello di un processo di rigenerazione urbana, un processo che avrà il contributo determinante dell’Università, grazie alla sua pluralità di competenze e discipline. Anche grazie ai finanziamenti europei che riusciamo ad ottenere e ai fondi regionali,  proseguiremo  l’opera con altri interventi importanti di riqualificazione urbana, che interesseranno lo Csac, la Crociera dell’Ospedale Vecchio, il WorkOut Pasubio e l’ex Convento di San Paolo, destinato a diventare presto una sorta di hub di Parma città Creativa Unesco per la gastronomia e insieme luogo simbolo della nostra identità culturale. Poi ci saranno la Cittadella dei Ragazzi, futuro distretto della cultura educativa e il Parco della Musica e Centro Congressi all’ex Eridania. MasterTown – ha detto ancora Alinovi – felice connubio fra Università e Comune, si sposa perfettamente con questo percorso in atto, presentandosi come luogo di ascolto e partecipazione,  e considerando la città come luogo vivo da riattivare,  una città da “accendere” anche per contrastare i fenomeni di degrado tipici delle aree urbane di oggi“.
Il rettore Loris Borghi ha ricordato il ruolo dell’Università, “con il suo patrimonio edilizio di 280.000 metri quadrati di superficie calpestabile, che già per questo gioca una partita importante nell’ambito della rigenerazione urbana tramite il progetto MasterCampus e altri interventi, ma che soprattutto, con la sua molteplicità di competenze, può dare contributi importanti come il progetto che si inaugura oggi“.
Il prorettore Carlo Quintelli, delegato per l’edilizia universitaria, ha illustrato i contenuto di MasterTown, definendola “un lavoro complesso e stimolante che ha coinvolto docenti, giovani ricercatori e studenti, portando così anche il contributo di idee delle giovani generazioni“. Quintelli ha quindi ricordato che “per la rigenerazione delle città storiche non esistono modelli preconfezionati, serve un approccio “chimico”, improntato all’interdisciplinarità e capace di catturare risorse che esistono e sono disponibili“.
La mostra a Palazzo Sanvitale è un mix di proposte per economia e commercio, per turismo e cultura, propone il distretto del gusto accanto alla città delle arti, avendo come riferimenti il centro ritrovato, l’Oltretorrente del Giardino e il Parco fluviale. L’esposizione è aperta ad ingresso libero per tutti a Palazzo Sanvitale, in via Cairoli 12/A tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 10,30 alle 13, fino al 16 ottobre prossimo.

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