“All’ombra della Certosa”, inaugurata la casa di accoglienza

“All’ombra della Certosa”, inaugurata la casa di accoglienza

1957
0
CONDIVIDI

cattura2Dopo qualche anno d’attesa, è arrivata oggi l’inaugurazione della nuova casa di accoglienza per minori, giovani e donne con figli “All’ombra della Certosa”, in via Scola, 48. Una struttura alla quale hanno dato vita il Comune di Parma e l’Asp ad Personam. Accanto alla porta d’ingresso spicca il logo della casa, dove risaltano, incorniciate da un contorno stilizzato, tante mani colorate. Testimoniano lo spirito della nuova comunità solidale “All’ombra della Certosa”: insieme, uniti per ridare speranza e progettare percorsi di vita autonoma.

La nuova struttura di via Scola è una casa colorata, luminosa ma soprattutto funzionale e moderna, in grado di fornire risposte adeguate a fasce deboli della popolazione. La nuova comunità accoglie minori, giovani maggiorenni e donne con figli in situazione di fragilità in via temporanea. È stata arredata grazie al lascito della signora Anna Fornari, che ha donato una parte del suo patrimonio al Comune di Parma. La nuova casa vuole diventare luogo di incontro per gli ospiti, ma anche per i residenti della zona: uno spazio di socialità comunitaria, che coinvolga altre famiglie del territorio. La struttura presenta tipologie abitative diversificate. Comprende una comunità educativa residenziale per minori (con 8 posti) e alloggi per giovani maggiorenni o nuclei monogenitoriali con figli minori (due bilocali ed un appartamento).

Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il sindaco Federico Pizzarotti, l’assessore al welfare Laura Rossi, Marcello Mendogni e Stefania Miodini, rispettivamente amministratore unico e direttore generale di Asp ad Personam, Patrizia Vaccari referente del progetto per conto della stessa Asp, il direttore generale del Comune di Parma, Marco Giorgi, Emilia Caronna, delegata del rettore per il coordinamento delle iniziative per studenti disabili, Paolo Zinelli della ditta Sistemi Geo Costruttivi srl che ha eseguito il lavori, Roberto Di Cioccio, amministratore unico di Parma Infrastrutture e gli eredi della signora Anna Fornari, il cui lascito ha permesso di arredare la struttura. La benedizione è stata impartita da don Francesco Rossolini, parroco di San Paolo e Vicopò, località in cui sorge la nuova struttura.

Accogliere è oggi una necessità importante – ha detto il sindaco Federico Pizzarotti – e questa struttura fornisce una risposta a questo tipo di necessità che sta diventando sempre di più una priorità a livello locale, ma anche nazionale. Si tratta di una struttura che rappresenta un bel segnale, quindi, in un momento come quello attuale”.

Per l’assessore al welfare, Laura Rossi, si tratta della realizzazione di un sogno. “Prima di diventare assessore – ha spiegato Laura Rossi –, in qualità di tecnico del Comune, avevo visto la piantina di questo luogo e con i miei collaboratori l’avevo pensata proprio come è ora. Per me si realizza un sogno, quindi, che era sulla carta”. L’assessore ha ringraziato i tecnici comunali, l’architetto Silvano Cartelli, l’ingegner Silvia Ferrari, la ditta che ha eseguito i lavori, la cooperativa “Il Colle” ed i volontari che hanno collaborato a vario titolo. Un particolare ringraziamento è stato fatto dall’assessore alla signora Anna Fornari.

Soddisfazione è stata espressa da Marcello Mendogni, che ha parlato di una nuova sfida per l’azienda nella gestione di un nuovo servizio legato alla comunità educativa, un progetto che è stato valutato con grande attenzione e che si occupa della necessità educativa dei minori ospitati. Al piano terra della struttura sono ospitati attualmente 7 bambini, mentre al primo piano si trovano donne con minori.

Nella nuova struttura, importanti sono gli spazi comuni per l’attività di socializzazione e comunitaria, con una sala polivalente all’interno ed un’ampia area verde e cortilizia per realizzare attività attività ludico-ricreative, che favoriscano l’incontro fra i residenti della struttura, aperte al territorio. Nella gestione comune di spazi e attività concretizza un modello innovativo dell’abitare, che favorisca l’aiuto reciproco tra individui, servizi presenti e comunità locale. Una nuova modalità di convivenza capace di dare vita a un microcosmo sociale dove esprimere capacità, ruoli e responsabilità. Si punta a coinvolgere altre famiglie per condividere la quotidianità, come lo scambiarsi aiuto nella gestione dei bambini e tempo per stringere legami.

L’organizzazione, la realizzazione e il coordinamento del progetto sono stati affidati dal Comune ad Asp Ad Personam, che garantisce un’equipe di operatori sociali e di figure di supporto. La comunità educativa è assegnata all’associazione Centro ricerche e studi per una nuova coscienza educativa, che gestisce la comunità educativa “La casa dei bambini dagli occhi di sole”. La sperimentazione coinvolge anche il Dipartimento di Economia dell’Università di Parma, con compiti di monitoraggio e valutazione.

Nessun commetno

Lascia una risposta: