“Pizzarotti è uscito dal MoVimento 5 Stelle. Sono contento e specialmente per lui. Spero che si goda i suoi quindici minuti di celebrità. E terminati quelli, spero che renda pubblici il prima possibile i documenti che gli sono stati richiesti il 6 giugno e che non ha mai fornito. Arrivederci Pizza, ciao”. Firmato Beppe Grillo.
Con questo breve post sul suo blog il capo politico dei pentastellati, il garante dalle “decisioni irrevocabili”, ha salutato, facendo magari spallucce, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti che ha tolto il disturbo evitandogli la scocciatura di dover prendere la “famosa” decisione per la quale non sono bastati più di 140 giorni. Più o meno lo stesso tempo che la Virginia Raggi ha impiegato per fare solo una giunta.
Grillo ha finalmente rotto il silenzio su Parma, ma ora si apre un altro fronte: quali documenti Pizzarotti non ha mai inviato al Movimento? L’avviso di garanzia ricevuto? Ma ormai la questione è più materia degli storici che della politica, con il Pizza che ha sbattuto la porta e il Grillo che si è sentito più sollevato. Non ci sono certo le condizioni per una retromarcia davanti a una calice del Golfo del Tigullio per fumare il calumet della pace. Ormai fuma solo l’inceneritore…