Parma getta la maschera e si candida con un progetto ambizioso a “Capitale Italiana della Cultura 2017”. La città ducale ha superato la prima selezione tra 24 città arrivando tra le 10 finaliste, ma ha perso la corsa per il 2016, vinta da Mantova. Per il 2017, invece, sono rimaste in gara le altre 9 finaliste, tra cui Parma, che dovrà vedersela con splendide realtà come Aquileia, Como, Ercolano (tra le favorite), Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni.
Il responso definitivo arriverà il 25 gennaio, ma Parma al workout Pasubio di via Palermo ha presentato un dossier di alto livello nel tentativo di conquistare questo importante titolo dopo quello di Città creativa dell’Unesco per la gastronomia. Il sindaco Federico Pizzarotti e l’assessore Laura Maria Ferraris, presenti diversi rappresentanti di varie istituzioni provinciali e regionali, hanno illustrato il dossier che punta alla riscoperta delle radici della città che proprio nel 2017 festeggerà i 2200 anni dalla fondazione, senza tralasciare l’innovazione. E così nella progettualità rientrano a pieno titolo il progetto di recupero del Ponte Romano, la riqualificazione dei parchi pubblici cittadini, la creazione di un polo del cinema e di uno musicale, proprio nell’anno in cui si festeggia il 150° compleanno di Arturo Toscanini. E ancora la riqualificazione del complesso di San Paolo e tanto altro.
Un percorso che, comunque vada, “non si potrà fermare”, come ha sostenuto l’assessore Ferraris, che ha tenuto anche a sottolineare come il documento sia “un lavoro di squadra”. “Il dossier non è un libro dei sogni – ha rassicurato il sindaco Pizzarotti – ma un progetto concreto già in fase di realizzazione”. Quattro gli obiettivi strategici del dossier che punta a esaltare tutte le espressioni artistiche della città, ma non solo.
L’intero dossier è scaricabile liberamente all’indirizzo https://drive.google.com/file/d/0B8syW3jZD-WTOWVfTURVU2ZWeTQ/view?usp=sharing