Dieci anni di carcere per tentato omicidio. Questa la pena inflitta dal tribunale di Parma – presieduto dal giudice Mattia Fiorentini – al 59enne cingalese Maliyadde Gedera Ratnasiri Bandara, accusato di aver tentato di uccidere, il 3 giugno scorso, l’ex moglie che si era rifugiata a Tabiano insieme ai figli ancora minorenni (la storia).
Tutto è iniziato verso mezzogiorno di quel venerdì, quando l’uomo è arrivato a Tabiano da Reggio Emilia dove lavora come muratore e dove risiedeva la famiglia. Armato di un’accetta, il 59enne si è messo subito alla ricerca della donna di 51 anni. Quando l’ha vista nei pressi dell’edicola si è scatenata la sua furia e ha iniziato ad inseguirla dopo averla colpita a una mano. A salvare la 51enne è stato proprio l’edicolante, che con un placcaggio degno del miglior rugby ha messo a terra l’aggressore. L’uomo si è subito calmato, mentre l’ex moglie ha trovato riparo in un negozio dove l’hanno pure medicata.
Sul posto sono arrivati poi i carabinieri che hanno arrestato il muratore.
