Quei due spacciatori nigeriani a Parma non ci dovevano stare. Lo aveva stabilito il giudice nel maggio scorso, disponendo il divieto di dimora insieme alla condanna penale per spaccio di sostanze stupefacenti. Ma i carabinieri li hanno visti in città nell’ambito di diversi controlli durante l’estate. E adesso per i due – un 38enne e un 20enne – si sono aperte le porte del carcere di via Burla, dove dovranno scontare la condanna rimediata quattro mesi fa: il primo a 1 anno e 9 mesi, il secondo a 1 e 4 mesi.
I due, arrestati adesso dai carabinieri di Parma per la violazione del divieto di dimora, erano stati fermati il 4 aprile scorso dal Nucleo radiomobile dell’Arma, sorpresi in via Volturno in possesso di due ovuli con 26 grammi di cocaina. I due nigeriano viaggiavano a bordo di un’auto, alla cui guida c’era il 38enne che non ha mai avuto la patente.
I militari, dopo il provvedimento di carcerazione emesso dal giudice, hanno subito rintracciato il 20enne, mentre il 38enne è riuscito a non farsi rintracciare per una decina di giorni. Ma i carabinieri alla fine lo hanno riconosciuto, malgrado il camuffamento, a bordo di un’auto sulla quale viaggiava lungo via Po insieme a due connazionali.