Disagi Scuola, Romanini e Lori chiedono lumi al ministro Giannini

Disagi Scuola, Romanini e Lori chiedono lumi al ministro Giannini

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“Consentire l’immissione in graduatoria di quei candidati che, alla luce delle ‘opzioni’ esercitate da numerosi docenti che hanno superato più di una prova concorsuale, risulterebbero necessari al fine di integrare le medesime graduatorie in funzione dello stimato fabbisogno triennale”. E’ questa la proposta che il deputato del Partito democratico Giuseppe Romanini, raccogliendo la sollecitazione di numerosi insegnanti anche di Parma, ha formulato al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini – che il prossimo 25 ottobre sarà ospite dell’Ateneo parmigiano – con un’interrogazione. La stessa richiesta è stata presentata dalla consigliera regionale del Pd dell’Emilia-Romagna Barbara Lori con la richiesta, anche alla Regione, di sostenere le ragioni dei candidati ‘vincitori’ ma esclusi dalle graduatorie.

“Il bando di concorso – ha spiegato Romanini – benché riservato ai soli candidati in possesso di abilitazione ammetteva agli stessi di partecipare a più procedure concorsuali per la scuola secondaria, purché nella medesima regione, oppure per posti della secondaria e della scuola dell’infanzia, primaria o sostegno, anche in regioni diverse”. Questa situazione ha causato delle discontinuità visto che alcuni candidati sono risultati vincitori in più di una graduatoria di merito e, al momento dell’assunzione, hanno dovuto esprimere una scelta. “Questa ‘opzione’ – continua il deputato Pd – ha determinato il rapido scorrimento delle graduatorie di alcune discipline che, di fatto, a poche settimane dalla loro pubblicazione definitiva e benché valevoli per il triennio, si sono già esaurite senza la copertura di tutti i posti in ragione del fatto che il bando ne limitava la lunghezza al numero di posti disponibili maggiorato del 10%”.

Quando accaduto, secondo Romanini, ha portato a diverse problematiche che ora devono essere risolte. “Oltre a determinare una evidente discriminazione tra i candidati, non facendo distinzione tra promossi e bocciati – spiega il parlamentare – questa previsione determinerà, già dal prossimo anno, la necessità di ricorrere massicciamente a supplenti per coprire le cattedre che, come previsto, si renderanno disponibili in queste materie. In Emilia-Romagna, ad esempio, le graduatorie di matematica e fisica sono già pressoché svuotate. E’ quindi necessario un intervento correttivo che consenta di integrare le graduatorie con i candidati vincitori, fermo restando il valore triennale delle graduatorie stesse”.

Inconvenienti vari che hanno già avuto pesanti ripercussioni anche nel parmense, dove si registrano ancora diverse cattedre vacanti. Mentre a Medesano, il dirigente dell’Istituto comprensivo è stato addirittura costretto a chiudere primaria e media al sabato per mancanza di professori (leggi), suscitando anche la reazione della Gilda Insegnati (il sindacato).

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